Approcci sostenibili per il riciclo del fresato e del cartongesso: pubblicazioni disponibili

Pubblicati sulle riviste scientifiche Waste Management e Ingegneria dell’Ambiente i risultati dello studio di LCA condotto dal gruppo di ricerca AWARE per Regione Lombardia dove sono messe in luce le criticità e le possibili azioni migliorative per rendere più sostenibile la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione, con particolare focus sul riciclo del fresato di asfalto e dei rifiuti in cartongesso.

Gli articoli sono disponibili ai seguenti link:

Pantini S., Borghi G., Rigamonti L. (2018). “Towards resource-efficient management of asphalt waste in Lombardy region (Italy): Identification of effective strategies based on the LCA methodology”. Waste Management, 80, 423-434 (accessibile gratuitamente fino al 22/11/2018)

Giurato M., Pantini S., Rigamonti L. (2018). “Valutazione LCA del sistema di riciclo dei rifiuti a base di gesso in regione Lombardia”. Ingegneria dell’Ambiente, Vol. 5 n. 2/2018, 87-106 (accessibile gratuitamente)

Inoltre sono state preparate anche due pubblicazioni di carattere più divulgativo:  “Fresato d’asfalto: da rifiuto a risorsa” nella rivista di settore Quarry and Construction (n.4/2018) e “Come migliorare la gestione dei rifiuti a base di gesso in Lombardia?” in Recycling – Demolizioni & Riciclaggio (n.4/2018).

Produzione di calcestruzzo da residui di miniere di rame

Il giorno 19 ottobre il gruppo AWARE ospiterà Felipe Vargas Muño, dottorando della Pontificia Universidad Catolica (Santiago, Chile), che racconterà delle prove che sta conducendo per analizzare la possibilità di utilizzo dei residui delle miniere di rame nella produzione di calcestruzzo, in sostituzione di un certo quantitativo di cemento.

Il seminario è aperto a tutti gli interessati.

Questa la locandina dell’evento con anche le  indicazioni logistiche.

Sacchetti di carta per la raccolta dell’umido e biometano: quali relazioni?

Nella sessione di Lauree Magistrali di Luglio 2018 si è parlato di digestione anaerobica e di sacchetti di carta. Complimenti a Francesco e Alberto!

“Il mio lavoro di tesi ha riguardato il confronto tra sacchetti per la raccolta del rifiuto organico in carta riciclata e quelli in bioplastica. L’obiettivo è stato quello di valutarne le differenze in fase di raccolta domestica e in fase di digestione anaerobica, per farlo abbiamo diviso il lavoro in due parti: le prove di evapotraspirazione domestiche e i test BMP nel laboratorio della “Fabbrica della bioenergia” nel polo di Cremona del Polimi.
Dalle prove domestiche in cui abbiamo testato sacchetti differenti in parallelo per tutta la stagione invernale e primaverile è risultato che la carta permette delle perdite di massa più alte della bioplastica grazie ad un’evapotraspirazione maggiore.
I test BMP hanno invece mostrato che dalla carta è possibile produrre quasi quattro volte il metano prodotto dalla degradazione della bioplastica; la degradazione della carta è inoltre più veloce e il materiale al termine delle prove è risultato chiaramente più disgregato.
I sacchetti in carta per la raccolta dell’umido possono quindi portare vari miglioramenti sia economici che impiantistici nella filiera del recupero del materiale organico”
Francesco Poma

Il mio lavoro di tesi si è configurato come uno studio di fattibilità di un impianto integrato anaerobico-aerobico finalizzato alla produzione di biometano, che utilizza come matrice in ingresso la FORSU. Lo studio, comprensivo di inquadramento normativo e programmatico di riferimento, di una parte tecnica di dimensionamento e di una analisi economica, ha dimostrato come la realizzazione di questa tipologia di impianti sia al momento particolarmente incentivata dalla recente approvazione del Decreto 2 marzo 2018, in tema di biometano. In aggiunta si è incluso nello studio un’ulteriore analisi volta a valutare i vantaggi per l’impianto di trattamento derivante dal conferimento del rifiuto all’interno di sacchetti in carta al posto degli usuali sacchetti in bioplastica. I risultati, sebbene basati su dati sperimentali preliminari, hanno mostrato importanti vantaggi sia dal punto di vista dei costi che della gestione del rifiuto organico.
Alberto Fanchini

Bioplastiche e gestione dei rifiuti

In questo nuovo Editoriale su Waste Management, scritto con Paolo Calabrò dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, si fa il punto sulla problematica delle bioplastiche ed in particolare sulla necessità di studiare con attenzione il loro impatto sulle diverse filiere di trattamento dei rifiuti. L’articolo è disponibile a questo link.

 

Cattura e utilizzo della CO2: il progetto FReSMe

Il tema della Carbon Capture and Utilization per la riduzione delle emissioni di CO2 nel settore industriale rappresenta un tema attuale e di grande interesse. In questo contesto si inserisce il progetto europeo Horizon 2020 FReSMe (From Residual Steel Gases to Methanol), di cui il Politecnico di Milano è partner. Focus del progetto l’implementazione di una tecnologia di cattura ed utilizzo dei gas di scarico di acciaieria al fine di produrre metanolo.

A questo proposito, il 26 giugno si terrà un workshop presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano; la partecipazione al convegno è gratuita e qui è possibile scaricare la locandina dell’evento con le informazioni utili per la registrazione.

SUM 2018 Quarto Simposio sull’Urban Mining e la Circular Economy

I giorni 21, 22 e 23 maggio 2018 si è tenuto a Bergamo il Quarto Simposio sull’Urban Mining e la Circular Economy SUM 2018 comprendente oltre 130 presentazioni, organizzate in 24 sessioni orali e 11 networking session.

Il gruppo AWARE ha partecipato con una presentazione orale tenuta da Giovanni Dolci relativa alla valutazione dell’utilizzo di sacchetti in carta per la raccolta del rifiuto organico e due presentazioni di Lucia Rigamonti in relazione a valutazioni tramite la metodologia LCA del riuso dei fusti in acciaio e del sistema di gestione dei rifiuti a base di gesso della Regione Lombardia.

5 luglio 2018 – The day after?

C’è molta apprensione tra gli operatori del settore per l’imminente scadenza del 5 luglio, quando potrebbe cambiare la classificazione delle ceneri pesanti da incenerimento dei rifiuti. Il legislatore europeo sembra voler utilizzare un bazooka per colpire un innocuo topolino, ma contestualmente lascia aperta la porta a proposte, suggerimenti ed “interpretazioni” da parte degli Stati Membri.

Intanto anche in Italia esiste una efficace filiera di recupero di questi residui, perfettamente inquadrata nei dettami dell’Economia Circolare.

Qua sotto l’opinione di Mario Grosso, presentata al Workshop ANPAR presso la manifestazione Ravenna 2018.

Grosso ANPAR

Cambiamenti comportamentali e sostenibilità ambientale. Se ne è discusso con Poliedra

Nella gestione dei rifiuti urbani i livelli più alti della gerarchia (prevenzione, riutilizzo e riciclo) sono fortemente condizionati dai comportamenti individuali. Una pratica di prevenzione messa in atto scorrettamente può causare impatti ambientali superiori rispetto alla pratica convenzionale.

Di questo ha parlato Mario Grosso nel suo intervento presso “Behavioral change e sostenibilità ambientale”, organizzato da Poliedra presso il Politecnico.

Grosso Poliedra