Cattura e utilizzo della CO2

In data 23-24 gennaio 2019 si è tenuto a Gouda (Paesi Bassi) il meeting semestrale del progetto europeo Horizon 2020 FReSMe (grant number 727504).

Il progetto europeo FReSMe tratta uno dei temi che negli ultimi anni sta suscitando un forte interesse, ossia quello della cattura e utilizzo della CO2 (Carbon Capture and Utilization) applicato alle emissioni generate dal settore industriale. Il processo sviluppato prevede l’integrazione di più tecnologie dedicate alla cattura delle emissioni di CO2 derivanti dai processi di lavorazione delle acciaierie, nonché recupero di idrogeno allo scopo di produrre metanolo, utilizzabile come combustibile nel trasporto via mare.

Gli 11 partners del progetto, di cui fa parte anche il gruppo AWARE con Lucia Rigamonti ed Elisabetta Brivio partecipanti attive, si sono incontrati a Gouda (sede di Array Industries, uno dei partner del progetto) per fare il punto della situazione.

Per maggiori informazioni sul progetto è possibile consultare il sito dedicato oppure leggere il seguente articolo.

Migliorare la gestione del rifiuto residuo in Puglia

Il mio lavoro di tesi, svolto all’interno del LEAP di Piacenza, è consistito in uno studio della gestione e del trattamento del rifiuto urbano residuo nella Regione Puglia, seguito dalla formulazione di una proposta migliorativa. Per prima cosa si sono definiti i bilanci di massa degli anni 2016 e 2017, caratterizzando ciascun flusso in entrata ed uscita da ogni impianto della filiera, così da evidenziare la principali criticità del sistema. Ne è seguita un’analisi critica del nuovo Piano Regionale e la formulazione del nostro scenario, per cui sono state definite le tecnologie di trattamento ed i loro relativi flussi di materia. La validità della nostra proposta è stata verificata anche con un’analisi ambientale semplificata, che ha permesso di confrontare le emissioni di CO2 equivalente, NOx e particolato attualmente generate dalla filiera di trattamento con quelle previste nello scenario migliorativo, cosa che ha evidenziato un miglioramento per tutti gli impatti.

Andrea Airoldi

Emissioni negative di CO2 e alcalinizzazione degli oceani

Grazie alla collaborazione con CO2Apps, è stato studiato un nuovo processo per conseguire emissione negative di CO2, affrontando contemporaneamente il problema dell’acidificazione degli oceani. Il processo, che mira a superare i fattori limitanti di altre tecnologie, si basa sui seguenti elementi: (a) un gassificatore in cui la biomassa viene convertita in syngas; (b) un reformer termico a vapore funzionante ad alta temperatura, in cui gli idrocarburi e gli oli di catrame vengono convertiti in idrogeno e monossido di carbonio; (c) un forno per produrre calce spenta dal calcare usando l’entalpia del syngas; (d) la diffusione, mediante navi, della calce spenta nell’acqua di mare; (e) la conversione del syngas in CO2 e idrogeno, che vengono poi separati; (f) lo stoccaggio sottomarino di tutta la CO2 prodotta nel processo; (g) l’uso dell’idrogeno per la produzione di energia decarbonizzata e per la sintesi dell’ammoniaca.

La CO2 atmosferica rimossa dal processo è di 2,6 tonnellate per ciascuna tonnellata di biomassa utilizzata. Aggiungendo una stima di 0,4 tonnellate evitate grazie all’utilizzo dell’idrogeno prodotto, il beneficio complessivo aumenta a 3 tonnellate per tonnellata di biomassa. Un’analisi economica preliminare del processo indica un costo medio di 98 $ per tonnellata di CO2 rimossa, che scende a 64 $ considerando i ricavi dall’energia prodotta.

Tutti i dettagli sono riportati in questo articolo, pubblicato su Mitigation and Adaptation Strategies for Global Change.

Analisi del ciclo di vita del riutilizzo di fusti in acciaio – una nuova pubblicazione

Il riutilizzo degli imballaggi si conferma una pratica vantaggiosa per l’ambiente, tanto più quanto si riesce ad aumentare il numero di riutilizzi. In questo articolo pubblicato sul Journal of Material Cycles and Waste Management si dimostra, applicando l’analisi del ciclo di vita, che dieci riutilizzi di un fusto consentono di dimezzare l’impatto ambientale rispetto a quello che si avrebbe con dieci utilizzi singoli, in modalità usa e getta.

L’articolo è disponibile, in sola visione, cliccando qua.

4° Convegno MatER: la call for abstracts è aperta!

Siamo lieti di annunciare la Quarta edizione del Convegno MatER, dal titolo “Innovations & Technologies in Waste Recovery” che si terrà il 27 e 28 maggio 2019 presso il campus di Piacenza del Politecnico di Milano.

Con l’edizione 2019 il Convegno intende rafforzare il legame tra ricerca applicata e industria nell’ambito del recupero di Materia & Energia da Rifiuti. Per questo motivo la call for abstracts è indirizzata sia a contributi scientifici propri del mondo accademico e della ricerca che a contributi tecnici più di carattere industriale per gli operatori del settore.

Per tutte le informazioni e per partecipare alla call, visitate il sito: www.mater.polimi.it

Analisi sperimentale di un impianto di selezione avanzata dei rifiuti plastici da raccolta differenziata

Una nuova pubblicazione su IDA – Ingegneria dell’Ambiente, sempre ad accesso aperto e gratuito. Si parla di un nuovo Centro di Selezione Secondaria (CSS) di plastiche da raccolta differenziata. Disponibile qua.

 

LCA applicata al trattamento e alla gestione dei rifiuti

Il Gruppo di Lavoro “Gestione e trattamento dei rifiuti” dell’Associazione Rete Italiana LCA, coordinato dall’ing. Lucia Rigamonti e dall’ing. Andrea Fedele, ha preparato un articolo che mira ad individuare quali sono le possibili specificità e finalità dell’applicazione della metodologia dell’analisi del ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment) al settore dei rifiuti, attraverso la descrizione di casi applicativi. L’articolo è stato pubblicato nella rivista L’Ambiente ed è disponibile qua.