Il sistema della protezione civile nell’ambito delle problematiche ambientali generate in post-emergenza

La Protezione Civile svolge un ruolo essenziale nella gestione delle problematiche ambientali in situazioni di post-emergenza. La valutazione dell’impatto ambientale, la pianificazione e il coordinamento delle operazioni, la collaborazione e la comunicazione sono tutti elementi chiave per affrontare con successo queste sfide. La protezione dell’ambiente e la ripresa a lungo termine sono obiettivi cruciali per garantire la sicurezza e il benessere dell’ambiente e della collettività.

Per discutere del funzionamento del sistema Protezione Civile e delle soluzioni che mette in atto per affrontare le problematiche ambientali generate in post-emergenza vi invitiamo a partecipare ad un evento organizzato nell’ambito del corso di laurea di Ingegneria Civile per la Mitigazione del Rischio del Politecnico di Milano.

L’evento, gratuito, si terrà il 24 ottobre nel pomeriggio: qua trovate il programma e le modalità di registrazione.

Evento finale del progetto Arcadia – la Banca Dati Italiana LCA

L’ENEA organizza il prossimo 10 ottobre un evento per presentare la Banca Dati Italiana LCA sviluppata nell’ambito del progetto ARCADIA, pubblica e nel formato dati europeo (https://bancadatiitalianalca.enea.it/Node/). La banca dati contiene dati ambientali relativi ad oltre 160 processi produttivi dei settori agroalimentare, edilizia costruzioni, energia e legno arredo e si rivolge a pubblica amministrazione, imprese, ONG, università ed enti di ricerca come strumento in grado di facilitare la diffusione della metodologia LCA, sostenere l’elaborazione e la regolamentazione di politiche pubbliche e supportare l’acquisizione di etichette/dichiarazioni ambientali  quali EPD, PEF, Carbon Footprint e Made Green in ltaly.

Lucia Rigamonti parteciperà ad una delle tavole rotonde previste per descrivere il contributo fornito al progetto ARCADIA tramite la tesi di dottorato di Federica Carollo in termini di dati ambientali ed economici della filiera di demolizione e gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Il programma dell’evento è disponibile qui, mentre maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione sono disponibili qua.

Circolarità e sostenibilità /2

A partire dal paper “Keep circularity meaningful, practical and inclusive: a view into the plastics value chain” abbiamo preparato un breve video in cui spieghiamo le nostre idee che stanno alla base dell’articolo.

Facendo seguito all’articolo e al video, per approfondire la discussione sulla circolarità riunendo intorno a un tavolo i diversi mondi accademico, industriale e politico, le quattro università (Brunel University London, Wageningen University & Research, University of Southern Denmark e Politecnico di Milano) ospiteranno una discussione online aperta su “Qual è il vero significato della circolarità? Il packaging delle bevande come caso di studio”.
L’evento si svolgerà l’11 ottobre, dalle 15:00 alle 17:00 (CET).
Maggiori informazioni e il modulo per la registrazione (necessaria anche se l’evento è gratuito) sono disponibili qui.

Life cycle assessment scientists urge EU policy makers to treat some packaging environmental impact assessments with caution

58 Life Cycle Assessment (LCA) researchers from all over Europe have written an open letter to express their concerns about industry-funded studies which are being used to influence the Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR):

“We are particularly worried about the lack of the use of a clear, transparent, and scientific methodology in these studies where the environmental impacts of single-use and reusable packaging options are assessed. We stress the importance of transparency of scope and data, as well as of evaluating the choices and influence of selected parameters for the weight of reusable products, their washing logistics and their transport. We emphasise that studies which compare single-use options with static one reuse scenario are misleading. Instead, impact assessments should assess break-even points (i.e. where single-use and reusable packaging systems are considered to have the same impact). As the negotiation on reuse targets and bans on single use in the PPWR continue, we would like to strongly advise that decisions be based on truly independent, transparent research which respects the recommendations set out in our letter.”

The open letter is available here.

LCA di un assale innovativo per veicoli elettrici

E’ appena stato pubblicato un nuovo articolo sulla rivista scientifica Science of the Total Environment, dal titolo “Life Cycle Assessment of a novel functionally integrated e-axle compared with powertrains for electric and conventional passenger cars“. Lo studio ha analizzato gli impatti ambientali di un innovativo assale integrato per veicoli elettrici, sviluppato nell’ambito del progetto Horizon 2020 FITGEN. Lo studio ha:

  • confrontato l’assale “FITGEN” con altri sistemi di propulsione per autovetture;
  • mostrato che l’assale “FITGEN” riduce del 10% gli impatti sul cambiamento climatico e del 17% i consumi energetici della migliore tecnologia di assale elettrico disponibile sul mercato nel 2018;
  • calcolato che l’assale “FITGEN”, rispetto ai sistemi di propulsione a benzina e gasolio, riduce gli impatti in due delle otto categorie di impatto analizzate (cambiamento climatico e uso di risorse fossili);
  • confermato che le performance ambientali dei sistemi di propulsione sono fortemente dipendenti dalle efficienze dei singoli componenti;
  • mostrato che la riduzione dell’uso di elettronica e l’integrazione fra i componenti riducono gli impatti ambientali del veicolo;
  • invitato a maggiori sforzi per migliorare il profilo ambientale dei sistemi di propulsione elettrici, specialmente con riferimento agli impatti relativi alla tossicità, fortemente causati dalla filiera di estrazione dei metalli.

La pubblicazione è disponibile qui.

Riflessioni sulle bioplastiche nella gestione dei rifiuti

L’enorme crescita dell’utilizzo di bioplastiche, nel settore degli imballaggi ma non solo, risulta essere una specifica peculiarità italiana, derivante da una particolare interpretazione della Direttiva SUP sulle plastiche monouso. Il sistema di gestione dei rifiuti sta tuttavia mostrando una serie di criticità legate a questo “nuovo” materiale, che si ritrova ormai in quasi tutti i flussi raccolti, ed in particolare nell’organico e nelle plastiche.

Questo editoriale inquadra la situazione attuale e suggerisce alcune strategie per affrontare le problematiche individuate. E’ disponibile gratuitamente cliccando qua.

Ex-ante LCA di una tecnologia di flottazione in via di sviluppo: il caso Grecian Magnesite

Il progetto FineFuture, finanziato dall’Unione Europea, mira a creare nuove conoscenze scientifiche per consentire lo sviluppo di tecnologie rivoluzionarie per recuperare le frazioni di particelle fini.

La separazione e il recupero delle particelle molto sottili è importante per la valorizzazione di diverse risorse minerali e contribuirà a garantire la produzione di critical raw materials in un’ottica di maggiore sostenibilità.

La tecnologia FineFuture si basa sullo sfruttamento delle caratteristiche chimiche e fisiche delle particelle, consentendo loro di flottare e concentrarsi. Al fine di indagare la sostenibilità ambientale della tecnologia in via di sviluppo è stata condotta un’analisi prospettica del ciclo di vita (pLCA) per due possibili applicazioni industriali del caso applicativo Grecian Magnesite, che è uno dei principali produttori di ossido di magnesio in Europa.

Ciascuna applicazione può essere considerata come uno studio LCA comparativo indipendente che confronta il sistema attuale con il sistema futuro che incorpora la tecnologia FF su scala industriale.

La pubblicazione è disponibile qui.

Recupero del fosforo nella sessione di laurea di luglio

Over the last few decades, there has been a growing understanding of the finite nature of phosphorus supplies and the significance of phosphorus recovery. Municipal wastewater sludge is a phosphorus source worth investigating since modern technology may transfer over 90% of phosphorus from the wastewater to the sludge fraction. Sewage sludge incineration is one of the most prevalent sludge management techniques, with benefits including volume reduction, eradication of pathogenic microbes and hazardous organic compounds, energy recovery, and production of valuable byproducts. On average, sewage sludge ash (SSA) has been reported to contain 11.6% P2O5 (a form and content comparable to P-rock ores). This thesis aims to examine and review existing technologies for recovering phosphorus from SSA, then provide an estimate of each method’s material and energy flows based on data available in the literature and provided by technology demonstrators. Furthermore, the different approaches regarding the Life Cycle Assessment (LCA) of the mentioned technologies and their environmental impacts in current literature are investigated.

Alireza Abdolrezayi

Esplorando la filiera delle plastiche in Europa attraverso la Material Flow Analysis

È stato pubblicato sulla rivista Resources, Conservation and Recycling, in collaborazione con il Joint Research Centre di Ispra, lo studio riguardante l’analisi dei flussi di massa di plastiche nell’Unione Europea 27 (UE 27).

L’analisi è stata condotta attraverso la “Material Flow Analysis” (MFA), strumento che consente di analizzare i flussi di materia in input/output ai vari step di una filiera sotto esame. L’MFA è stato costruito combinando dati di letteratura e di statistiche ufficiali a livello UE, per un totale di 9 settori e 10 polimeri (per l’anno 2019). I settori esaminati ne includono alcuni comunemente studiati in letteratura (quali ad esempio il settore del packaging e quello dei trasporti) e altri ad oggi meno analizzati (quali ad esempio quello del settore sanitario e del fishing). Per ciascun settore, lo studio ha incluso anche specifici flussi particolarmente rilevanti per la comunità scientifica (quali ad esempio quelli legati alle perdite di plastiche in ambiente marino e terrestre lungo la filiera) e così come dei flussi ad oggi “ignoti” (quali i flussi di plastiche mismanaged – vale a dire per esempio flussi gestiti in maniera illegale).

I risultati delle analisi hanno sottolineato la rilevanza del settore packaging, sia per quanto riguarda la plastica consumata (33% su un totale di 44,7 Mt), sia per quanto riguarda il suo contributo (70%) al totale della plastica inviata a riciclo. Il totale delle plastiche riciclate annue consumate nella produzione di nuovi prodotti plastici ammonta a 4,46 Mt, a fronte di 28,8 Mt di rifiuto generate. Di quest’ultima quantità, ben il 13% è attualmente mismanaged, con particolare rilevanza nel caso del settore dei trasporti o delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Guardando alla filiera nella sua interezza, più di 2 Mt di plastiche vengono perse ogni anno, specialmente durante la fase d’uso.

Al fine di valutare in che modo il totale di plastiche riciclate e consumate per nuovi prodotti possa aumentare nel prossimo futuro, nello studio vengono analizzati un set di scenari semplificati. Questi scenari si ispirano ai target proposti nelle numerose policy europee che sono nate nei recenti anni ed aventi come scopo il settore delle plastiche. I risultati sono stati confrontati con il target UE di 10 Mt di plastica riciclata consumata per nuovi prodotti nell’anno 2025 (avvallato dalla Circular Plastics Alliance). Lo studio dimostra come solo più azioni combinate possono consentire di raggiungere il suddetto target, specialmente qualora miglioramenti nella fase di raccolta dei rifiuti fossero combinati con riduzioni di export e di flussi mismanaged. Solo attraverso strutture di monitoraggio dei flussi e una loro puntuale analisi si possono individuare potenziali non sfruttati nella filiera di importanza strategica in vista degli ambiziosi target UE.

L’articolo è disponibile qua.

Economia Circolare e packaging

Per la mattina del 28 giugno abbiamo organizzato assieme a Conai l’evento “Economia circolare & packaging. Quali prospettive per i Green Jobs”. L’evento si è tenuto al Politecnico di Milano in aula Rogers ed è stata l’occasione per discutere di strumenti per l’ecodesign e LCA degli imballaggi, ma anche di green skills e di nuove professioni legate alla sostenibilità.

Qua potete trovare il programma dell’evento, che ha ricevuto anche il patrocinio dell’Associazione Rete Italiana LCA.

Sono ora disponibili anche le presentazioni mostrate all’evento così come anche i due video: video contributo di Pratesi, presentazione Morbidini, presentazione Perrucci, presentazione Rigamonti, presentazione Lettieri, presentazione Grosso, video documentario Conai 25 anni.