Dal 10 al 12 settembre, ad Anversa, si è tenuta la seconda edizione del corso per giovani ricercatori dal titolo “Sustainability assessments for the low-carbon economy” il cui fine era quello di approfondire i metodi di valutazione degli effetti ambientali, economici e sociali di azioni intraprese a livello industriale e politico. Elisabetta Brivio e Stefano Puricelli sono stati selezionati come partecipanti. Il corso prevedeva al mattino lezioni tenute da professori esperti nel settore e al pomeriggio presentazioni da parte dei partecipanti del corso.
Durante le tre giornate sono stati illustrati tre metodi:
- LCA (Life Cycle Assessment): la ben nota metodologia che valuta gli impatti ambientali di un prodotto o di un servizio lungo il suo intero ciclo di vita.
- TEA (Techno-Economic Assessment): una metodologia che valuta le prestazioni tecniche e la praticabilità economica di una nuova tecnologia.
- IA (Integrated Assessment): una metodologia, utile per i decisori politici, che combina e comunica i risultati di singoli studi provenienti da diverse aree scientifiche, in maniera sinottica e olistica.
Le presentazioni dei partecipanti del corso hanno toccato vari temi, fra cui: utilizzo di legno e lignina in bioraffinerie, car sharing, sistemi di accumulo in micro-reti residenziali alimentate da fotovoltaico, pirolisi di residui agricoli, ocean liming, tecnologie di produzione aeronautiche e molti altri argomenti. Elisabetta e Stefano hanno presentato lo stato dei loro lavori: rispettivamente, LCA della produzione di metanolo da fumi di acciaieria (progetto FReSMe) e analisi di letteratura degli studi LCA applicati ad auto a biocombustibile.
Per ulteriori informazioni sul corso e sui relatori, si rimanda al sito internet.