Nei giorni 3, 4 e 5 Luglio si è tenuto a Pescara il XVIII Convegno dell’Associazione Rete Italiana LCA. L’evento è stato svolto in parte presso l’AURUM-La fabbrica delle idee, edificio storico della città abruzzese, e in parte presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara (sede di Pescara).
Le tre giornate hanno visto un’ingente partecipazione da università e centri di ricerca di tutta Italia (circa 150 le presenze) e sono state un’importante occasione di confronto sugli ultimi sviluppi metodologici ed applicativi delle metodologie Life Cycle Thinking (LCT) a supporto di modelli di produzione sostenibile e consumo consapevole. Le tematiche trattate hanno interessato i macrosettori agroalimentare, energetico, chimico e dei materiali, edilizio, della gestione dei rifiuti, della circolarità e dello sviluppo di banche dati. È stata quindi trattata l’analisi del ciclo di vita da diversi punti di vista, includendo sia l’aspetto ambientale sia l’aspetto sociale sia quello economico.
Il gruppo di ricerca AWARE ha partecipato con 2 presentazioni orali e 1 poster.
Irene Crippa ha dato il via alle danze presentando il 3 Luglio nella Sessione II “Circolarità e Rifiuti”. Il lavoro che ha condiviso è un estratto del suo progetto di tesi magistrale dal titolo “La produzione di biostimolanti come strategia di valorizzazione della biomassa algale coltivata in un impianto di depurazione: analisi LCA”, in cui sono stati valutati gli effetti dell’accoppiamento tra un impianto di trattamento delle acque di tipo tradizionale e la coltivazione di microalghe. È stata inoltre approfondita la produzione di biostimolanti come strategia di valorizzazione della biomassa algale generata dal processo. La scelta si fonda sui recenti sviluppi scientifici e l’interesse del settore agricolo verso questi prodotti, alla luce dei benefici che sono in grado di apportare alle colture.
Mary Jo Nichilo ha presentato il 4 Luglio durante la Sessione “Premio Giovani Ricercatori” il lavoro dal titolo “Avanzamenti metodologici nella quantificazione delle prestazioni ambientali dei centri del riuso” , che, a partire da quanto già presente in letteratura, ha avuto lo scopo di sviluppare un modello basato sul Life Cycle Assessment (LCA) per esaminare se e in che misura il riutilizzo promosso dalle attività dei centri del riuso possa effettivamente comportare benefici ambientali. In definitiva, la ricerca ha sottolineato quanto sia fondamentale sensibilizzare il consumatore all’impatto delle proprie azioni, e l’importanza di considerare il ruolo del consumatore in un modello di quantificazione dei potenziali impatti associati alle pratiche di prevenzione dei rifiuti.
Paula Martina Barbato nelle giornate del 4 e 5 Luglio ha esposto durante la Sessione “Poster” un lavoro intitolato “Life Cycle Assessment of Power-to-Liquid fuels: a literature review”. In seguito a un’iniziale fase di ricerca bibliografica, il lavoro ha selezionato e analizzato sette pubblicazioni. Ognuna di queste presenta un’analisi LCA su un e-fuel drop-in, prodotto esclusivamente tramite sintesi Fischer-Tropsch, utilizzabile nel settore dei trasporti (i.e. e-benzina, e-diesel o e-cherosene). L’obiettivo principale della ricerca è stato evidenziare le filiere produttive esaminate e le scelte metodologiche adottate in ciascuno studio.
I nomi degli altri relatori e i titoli delle rispettive presentazioni orali sono disponibili nel programma del Convegno.