Il 1° marzo a Roma è stato presentato il Rapporto sull’economia circolare in Italia, edizione 2019, a cura del Circular Economy Network. Il Rapporto e una sua sintesi sono disponibile qui, assieme alle presentazioni mostrate durante l’evento.
In memoria di Alfons Buekens
Il 19 Febbraio 2019 ci ha lasciati il Prof. Alfons Buekens, uno dei miei mentori principali.
Tutto iniziò durante la Dioxin Conference di Venezia – correva l’anno 1999 – dove ha commentato una delle mie prime emozionate presentazioni durante una conferenza internazionale e mi ha invitato a visitare il suo Dipartimento alla VBU di Bruxelles durante il mio dottorato. Abbiamo poi avuto numerosi scambi professionali e umani molto proficui, culminati nel 2013 con il suo supporto alla mia permanenza presso la Zhejiang University di Hangzhou come visiting researcher. Analogo supporto mi ha permesso di visitare le Università di Kyoto e di Sendai in Giappone, nell’anno successivo.
Non dimenticherò mai la sua gentilezza, la devozione alla ricerca e la volontà infinita di sostenere i giovani ricercatori.
Non dimenticherò mai il suo sottile senso dell’umorismo.
Arrivederci Alfons!
From waste treatment to resources management: strengths and weaknesses of the circular economy concept
Martedì 12 Febbraio Mario Grosso ha parlato delle principali ricerche di AWARE su gestione dei rifiuti ed economia circolare, nell’ambito del ciclo di seminari organizzati dalla Commissione Scientifica di Dipartimento.
Aula Castigliano del Politecnico di Milano, ore 11.
Economia circolare a teatro
L’Associazione Teatro Aperto di Asparetto (Verona) ha organizzato un ciclo di incontro sul tema “Sostenibilità”: all’interno di questa iniziativa, venerdì 15 febbraio Lucia Rigamonti terrà una relazione sulla tematica “Economia circolare”: per maggiori informazioni visita questo sito
Cattura e utilizzo della CO2
In data 23-24 gennaio 2019 si è tenuto a Gouda (Paesi Bassi) il meeting semestrale del progetto europeo Horizon 2020 FReSMe (grant number 727504).
Il progetto europeo FReSMe tratta uno dei temi che negli ultimi anni sta suscitando un forte interesse, ossia quello della cattura e utilizzo della CO2 (Carbon Capture and Utilization) applicato alle emissioni generate dal settore industriale. Il processo sviluppato prevede l’integrazione di più tecnologie dedicate alla cattura delle emissioni di CO2 derivanti dai processi di lavorazione delle acciaierie, nonché recupero di idrogeno allo scopo di produrre metanolo, utilizzabile come combustibile nel trasporto via mare.
Gli 11 partners del progetto, di cui fa parte anche il gruppo AWARE con Lucia Rigamonti ed Elisabetta Brivio partecipanti attive, si sono incontrati a Gouda (sede di Array Industries, uno dei partner del progetto) per fare il punto della situazione.
Per maggiori informazioni sul progetto è possibile consultare il sito dedicato oppure leggere il seguente articolo.
Delegazione di Taiwan
Venerdì 25 gennaio è venuta a trovarci una numerosa delegazione di Taiwan, coordinata dal professore Chen-Fu Chien della National Tsing Hua University. Obiettivo: individuare possibili collaborazioni sul tema economia circolare.
Migliorare la gestione del rifiuto residuo in Puglia
Il mio lavoro di tesi, svolto all’interno del LEAP di Piacenza, è consistito in uno studio della gestione e del trattamento del rifiuto urbano residuo nella Regione Puglia, seguito dalla formulazione di una proposta migliorativa. Per prima cosa si sono definiti i bilanci di massa degli anni 2016 e 2017, caratterizzando ciascun flusso in entrata ed uscita da ogni impianto della filiera, così da evidenziare la principali criticità del sistema. Ne è seguita un’analisi critica del nuovo Piano Regionale e la formulazione del nostro scenario, per cui sono state definite le tecnologie di trattamento ed i loro relativi flussi di materia. La validità della nostra proposta è stata verificata anche con un’analisi ambientale semplificata, che ha permesso di confrontare le emissioni di CO2 equivalente, NOx e particolato attualmente generate dalla filiera di trattamento con quelle previste nello scenario migliorativo, cosa che ha evidenziato un miglioramento per tutti gli impatti.
Andrea Airoldi
Sustainability assessment supporting circular economy solutions
Emissioni negative di CO2 e alcalinizzazione degli oceani
Grazie alla collaborazione con CO2Apps, è stato studiato un nuovo processo per conseguire emissione negative di CO2, affrontando contemporaneamente il problema dell’acidificazione degli oceani. Il processo, che mira a superare i fattori limitanti di altre tecnologie, si basa sui seguenti elementi: (a) un gassificatore in cui la biomassa viene convertita in syngas; (b) un reformer termico a vapore funzionante ad alta temperatura, in cui gli idrocarburi e gli oli di catrame vengono convertiti in idrogeno e monossido di carbonio; (c) un forno per produrre calce spenta dal calcare usando l’entalpia del syngas; (d) la diffusione, mediante navi, della calce spenta nell’acqua di mare; (e) la conversione del syngas in CO2 e idrogeno, che vengono poi separati; (f) lo stoccaggio sottomarino di tutta la CO2 prodotta nel processo; (g) l’uso dell’idrogeno per la produzione di energia decarbonizzata e per la sintesi dell’ammoniaca.
La CO2 atmosferica rimossa dal processo è di 2,6 tonnellate per ciascuna tonnellata di biomassa utilizzata. Aggiungendo una stima di 0,4 tonnellate evitate grazie all’utilizzo dell’idrogeno prodotto, il beneficio complessivo aumenta a 3 tonnellate per tonnellata di biomassa. Un’analisi economica preliminare del processo indica un costo medio di 98 $ per tonnellata di CO2 rimossa, che scende a 64 $ considerando i ricavi dall’energia prodotta.
Tutti i dettagli sono riportati in questo articolo, pubblicato su Mitigation and Adaptation Strategies for Global Change.
Analisi del ciclo di vita del riutilizzo di fusti in acciaio – una nuova pubblicazione
Il riutilizzo degli imballaggi si conferma una pratica vantaggiosa per l’ambiente, tanto più quanto si riesce ad aumentare il numero di riutilizzi. In questo articolo pubblicato sul Journal of Material Cycles and Waste Management si dimostra, applicando l’analisi del ciclo di vita, che dieci riutilizzi di un fusto consentono di dimezzare l’impatto ambientale rispetto a quello che si avrebbe con dieci utilizzi singoli, in modalità usa e getta.
L’articolo è disponibile, in sola visione, cliccando qua.