LCA a supporto di un’azienda di gestione rifiuti in un’ottica di economia circolare

E’ ora disponibile su Procedia CIRP (sezione riguardante la 32nd CIRP Conference on Life Cycle Engineering) una nuova pubblicazione inerente il percorso verso la sostenibilità ambientale intrapreso da RMB S.p.A., piattaforma polifunzionale specializzata nel trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi nel Nord Italia. L’articolo presenta le prime valutazioni del ciclo di vita (LCA) svolte con l’obiettivo di rendere l’azienda consapevole dei propri impatti ambientali e conseguentemente definire un piano di miglioramento delle performance sia da un punto di vista dei prodotti che dell’organizzazione.

Una prima valutazione preliminare, che sarà approfondita nel prossimo periodo, riguarda una LCA sul prodotto Ferro Proler, frazione ferrosa (5-150 mm per singolo pezzo) ottenuta dal trattamento dei veicoli fuori uso (VFU). Si tratta di un’analisi cradle-to-gate, con confine di sistema definito dalla culla al cancello aziendale che ha preso in considerazione un ampio spettro di categorie d’impatto inerenti l’ambiente, la salute umana e il consumo di risorse. I primi risultati evidenziano come i principali contributi agli impatti provengano da attività esterne alla piattaforma di riferimento. In particolare, a seconda della categoria d’impatto analizzata, le fasi più critiche risultano essere l’approvvigionamento dei VFU dagli autodemolitori e il trattamento finale della frazione di scarto del processo produttivo costituita prevalentemente da plastiche e gomme. Pertanto, l’ottimizzazione della logistica di trasporto e l’adozione di nuove tecnologie per il riciclo della frazione di scarto risultano di fondamentale importanza in un’ottica di miglioramento ambientale.

Analisi dei contributi associata alla produzione di 1 tonnellata di Ferro Proler.

La seconda analisi è una Carbon Footprint di Organizzazione, condotta secondo lo standard UNI EN ISO 14064:2018. L’analisi ha incluso sia le emissioni dirette di gas serra (categoria 1) sia le emissioni indirette derivanti dall’energia importata (categoria 2). Poiché il consumo di energia elettrica dalla rete nazionale italiana incide in modo significativo sulle emissioni complessive dell’organizzazione, sono state definite e analizzate diverse strategie di riduzione dei consumi alla fonte e l’acquisto di energia rinnovabile certificata.

L’articolo completo è disponibile al seguente link: qui

Convegno MatER 2025: cosa abbiamo presentato?

Dal 9 all’11 giugno 2025 si è svolta a Piacenza la settima Edizione del Convegno del Centro Studi MatER dal titolo “La gestione dei rifiuti per la transizione ecologica”. L’evento ha previsto numerose sessioni parallele finalizzate a fornire un aggiornamento rigoroso e obiettivo sulle più recenti evoluzioni in merito alla transizione verso una gestione sostenibile dei rifiuti (aspetti strategici, tecnologici, scientifici e normativi).

Anche AWARE ha partecipato attivamente al convegno contribuendo con tre presentazioni orali:

  • i rifiuti della transizione energetica: strategie di recupero e stima dei flussi in Italia” – G. Brussa e F. Dei. L’intervento ha approfondito la gestione di quattro flussi di rifiuti derivanti dalla transizione energetica: pale di turbine eoliche, pannelli fotovoltaici, batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici e accumulo stazionario e motori elettrici per veicoli elettrici. È stato mostrato, in particolare, lo stato dell’arte delle tecnologie di recupero disponibili in Europa e in Italia e successivamente è stata fornita una prima stima quantitativa dei flussi di rifiuto di pannelli fotovoltaici e batterie previsti nel breve termine (anno 2030) e nel lungo termine (anno 2050) in linea con gli obiettivi dei piani strategici nazionali;
  • produzione di idrogeno dalla termovalorizzazione di rifiuti: aspetti metodologici e analisi di casi studioG. Dolci e F. Ardolino. La presentazione ha illustrato uno studio LCA, commissionato dalla società A2A, volto ad analizzare le prestazioni ambientali di sei termovalorizzatori italiani da poter dedicare in futuro alla produzione di idrogeno (elettrolisi con uso di energia elettrica prodotta dalla termovalorizzazione di rifiuti urbani limitatamente alla sola componente biogenica);
  • valorizzazione del rifiuto urbano residuo: analisi sui tassi di recupero e sulla qualità dei materiali sulla base di dati primari” – M. Grosso. Lo studio ha esaminato le prestazioni di tre impianti europei per la selezione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR), raccogliendo dati primari sui flussi di input e output. Mediante bilanci di massa è stata condotta un’analisi quantitativa dei tassi di recupero dei materiali riciclabili, valutandone anche la purezza.

I Proff. Mario Grosso e Lucia Rigamonti hanno inoltre moderato due sessioni del convegno (Prof. Grosso: Sessione 1.B – Recupero di Materiali e Sessione 2.B – Servizi Ecosistemici e Trattamenti Biologici; Prof. Rigamonti: Sessione 1.A – Intelligenza Artificiale e Sessione 2.B – LCA e Sostenibilità ambientale)

Discariche abusive: una metodologia GIS multi-parametrica per la pianificazione della gestione del rifiuto e l’analisi dei costi

La collaborazione con l’Istituto sull’inquinamento atmosferico del CNR ha dato luogo a una nuova pubblicazione sul tema dei siti di abbandono incontrollato dei rifiuti, ancora purtroppo molto presenti anche in Italia. L’articolo è stato peraltro selezionato per comparire come storia di copertina del Volume 6, Numero 2 di earth.

Lo studio propone un metodo basato sul GIS (Sistema Informativo Geografico) per identificare le discariche abusive in Regione Calabria. Combinando dati satellitari, rilievi a terra e analisi spaziali, sono stati geolocalizzati 171 siti, analizzandone volumi e caratteristiche. Il GIS calcola anche i percorsi più brevi per il trasporto verso gli impianti di trattamento, riducendo i costi.

L’articolo è disponibile qui.

Convegno MatER 2025: ricerca e innovazione spingono la transizione nel settore della gestione dei rifiuti

La ricerca e l’innovazione possono essere un driver fondamentale per l’evoluzione dei sistemi di gestione dei rifiuti nella direzione della circolarità e della decarbonizzazione, ma solo se in un quadro di regole basate sull’oggettività scientifica e capaci di agevolare iniziative industriali e investimenti. Se n’è discusso a Piacenza, nel settimo convegno del centro studi MatER (9-11 giugno), promosso dal Laboratorio Energia & Ambiente Piacenza (Leap). A questo link è disponibile un breve video di Ricicla.tv che raccoglie i commenti a caldo di alcuni Professori (tra cui Mario Grosso e Lucia Rigamonti) ed esperti del settore.

AWARE e GITISA: il convegno di Paestum dedicato ai giovani ricercatori e Mario Grosso nella nuova Giunta

Dal 3 al 5 giugno si è svolta a Paestum la prima edizione di GITISA Young, un evento dedicato a giovani ricercatori, dottorandi e assegnisti operanti nei diversi settori dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale. Giovanni Dolci ha presentato l’attività svolta dal gruppo di ricerca AWARE nell’ambito del progetto PNRR ecosister. In dettaglio, è stata presentata la valutazione tramite analisi LCA di dimostratori sviluppati nell’ottica dell’economia circolare: un impianto pilota che integra l’utilizzo di microalghe nel trattamento delle acque reflue, sistemi per il trattamento delle acque che integrano microalghe e nanomateriali, asfalti prodotti con l’impiego di plastica riciclata e substrati per enzimi prodotti da caseina.

In occasione dell’Assemblea GITISA è stata inoltre eletta la nuova Giunta, che sarà in carica per i prossimi tre anni. Sotto la Presidenza del Prof. Claudio Lubello dell’Università di Firenze, la Giunta prevede la presenza di Mario Grosso in rappresentanza dei docenti di II fascia.

Analisi critica e inventari degli studi LCA applicati al recupero di fosforo da ceneri di fanghi di depurazione

E’ stata pubblicata sul Journal of Environmental Management un’analisi di letteratura sugli studi LCA applicati al recupero di fosforo da ceneri di fanghi di depurazione, dal titolo “Phosphorus recovery from sewage sludge ash: life cycle inventory and critical review of LCA case studies“. L’articolo è stato sviluppato partendo dalla tesi di Alireza Abdolrezayi, ed è disponibile in accesso aperto al seguente link.

Dall’analisi di 18 studi LCA ne è scaturita una lista di raccomandazioni, fra cui la necessità di includere un ampio set di categorie di impatto, utilizzare un’unità funzionale standardizzata, adottare confini del sistema estesi e includere aspetti come la disponibilità del fosforo per le piante e i contaminanti presenti nei prodotti di recupero.

Un importante contributo del lavoro è stato inoltre quello di presentare gli inventari del ciclo di vita di tredici tecnologie di recupero: AshDec®, Ecophos®, EuPhoRe® (dati mai pubblicati prima), ICL Fertilizers® Industry, LEACHPHOS®, Mephrec®, PARFORCE, PASCH®, PHOS4LIFE®, PolFerAsh, Recophos®, TetraPhos® e Thermphos. Questa raccolta può essere utile come base di partenza per future LCA sul tema.

BISSAU LIMPU – Meno Rifiuti, Più Opportunità: AWARE in Guinea-Bissau

Ha preso il via il progetto BISSAU LIMPU – MENOS RESIDUOS, MAIS OPORTUNIDADES, che vedrà il nostro coinvolgimento sul territorio di Bissau, capitale della Guinea-Bissau, fino al 2029. Il Politecnico di Milano, attraverso il gruppo di ricerca AWARE, partecipa a questa iniziativa di cooperazione internazionale in qualità di partner associato. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea e promosso da ACRA, è realizzato in collaborazione con ISF-MI (Ingegneria Senza Frontiere Milano), ManiTese, Està (Economia e Sostenibilità) e RENAJ (Rede Nacional das Associações Juvenis).

L’obiettivo del progetto è contribuire al miglioramento della gestione dei rifiuti solidi nella città di Bissau, promuovendo pratiche di economia circolare e la valorizzazione dei materiali di scarto.

Dall’8 al 22 maggio si è svolta la prima missione sul campo, che ha visto la partecipazione di Francesca Villa, Mary Jo Nichilo e Mario Grosso, con l’obiettivo di validare le informazioni acquisite tramite un lavoro di revisione bibliografica e di raccogliere ulteriori dati aggiornati sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti solidi urbani a Bissau.

Durante la missione, sono stati incontrati numerosi stakeholder:

  • la Camera Municipale di Bissau (CMB) – sindaco e segretaria generale;
  • il Dipartimento di Saneamento – presidente e alcuni funzionari;
  • operatori della raccolta pubblica dei rifiuti;
  • lavoratori dello spazzamento stradale pubblico;
  • 4 associazioni di bairros;
  • operatori privati attivi nella raccolta dei rifiuti;
  • soggetti coinvolti nel trattamento di materiali riciclabili (vetro e organico).

Sono stati inoltre effettuati sopralluoghi in alcuni punti strategici:

  • l’attuale discarica incontrollata (Safim);
  • l’ex-discarica incontrollata (Antula);
  • il parco mezzi della CMB;
  • 4 bairros (Granja, Belem, Militar e Bandim)
Discarica
Discarica di Safim, conferimento e dettaglio dei rifiuti

Per comprendere meglio le dinamiche operative del sistema esistente, è stata inoltre direttamente seguita un’attività di raccolta dei rifiuti effettuata da un camion della CMB.

Terminata la missione, proseguirà una raccolta dati sul campo coordinata da remoto, con l’obiettivo di redigere uno studio tecnico e definire, di conseguenza, una prima serie di proposte per una gestione integrata dei rifiuti. Tali proposte saranno successivamente condivise e discusse attraverso tavoli di concertazione e processi partecipativi con le comunità locali, con l’obiettivo di avviare una fase iniziale di implementazione in 5 bairros pilota: Granja, Belem, Militar, Bandim e Cuntum.

Focus group organizzato da ACRA, ISF-MI e POLIMI con alcuni funzionari del Dipartimento di Saneamento

LCA e progettazione sostenibile: la Prof.ssa Lucia Rigamonti tra i docenti del corso sulla progettazione di impianti di depurazione

Il 4 giugno prende il via il corso online sulla progettazione degli impianti di depurazione, promosso da FAST Ambiente Academy e patrocinato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano.

Tra i docenti della prima edizione c’è anche la Prof.ssa Lucia Rigamonti, che terrà una lezione dedicata alla Metodologia di valutazione del ciclo di vita dell’impianto (LCA). Un tema cruciale per integrare criteri ambientali nella progettazione e gestione dei sistemi di trattamento delle acque reflue.

Il corso si svolgerà in sei giornate (4-5-6 e 16-17-18 giugno 2025) e affronterà in modo sistematico tutti gli aspetti progettuali, dai carichi idraulici e organici fino alla modellazione dell’intero sistema depurativo.

È rivolto a ingegneri, progettisti, tecnici del Servizio Idrico Integrato e consulenti ambientali che vogliono aggiornarsi sugli standard più avanzati.

Maggiori informazioni sul corso qui .

AWARE al Pint of Science

Pint of Science torna a Milano con un’edizione ricca: dal 19 al 21 maggio sette pub della città ospiteranno 21 eventi gratuiti in cui ricercatori e ricercatrici incontreranno il pubblico per raccontare la scienza in modo più diretto e accessibile possibile. Il festival, nato nel 2013 nel Regno Unito, è oggi il più grande evento internazionale di divulgazione scientifica dal vivo, con l’obiettivo di portare la scienza fuori dai laboratori e dentro la quotidianità, dove può incuriosire, stupire e far riflettere.

Giulia Cavenago e Stefano Puricelli del gruppo di ricerca AWARE mostreranno applicazioni della metodologia Life Cycle Assessment volte ad accrescere la consapevolezza ambientale delle scelte quotidiane.

Appuntamento il 19 maggio alle 19:30 @ PicoBrew Station, in Via Ascanio Sforza 63.

Rinnovabili sì, ma dove finiscono quando smettono di funzionare? 

Pubblicato il libro “Waste Flows Generated by the Energy Transition”

Ecco il primo prodotto del progetto a tema “Rifiuti della transizione energetica”, frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca AWARE e il centro studi MatER (Materia ed Energia dai Rifiuti). Il progetto, di durata triennale, vuole investigare il destino dei rifiuti generati in Italia dalla transizione energetica. 

Le tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili sono centrali nella transizione energetica, ma cosa succede quando queste arrivano a fine vita? Uno dei falsi miti più diffusi è che non sia possibile riciclarle e costituiscano un problema ambientale. Si sente dire spesso che le pale eoliche finiranno tutte in discarica o abbandonate nei deserti, che le batterie al litio siano impossibili da smaltire, o che i pannelli fotovoltaici accumulino e rilascino elementi tossici. Ma è davvero così? 

Nel primo work package del progetto, abbiamo provato a fare il punto, analizzando lo stato dell’arte delle tecnologie di recupero e riciclo, con focus sul contesto europeo e, in particolare, su quello italiano, in termini di assetto normativo e parco impiantistico, analizzando quattro flussi di rifiuti legati alla transizione energetica: batterie al litio (per veicoli elettrici e accumulo energetico), motori elettrici, pannelli fotovoltaici e pale eoliche in materiali compositi. 

Da qui nasce un libro snello ma denso di contenuti: Waste Flows Generated by the Energy Transition – Regulatory Framework, Recovery Technologies and Plant Infrastructures, edito da Springer Nature nella collana PoliMI SpringerBriefs.  

Il libro, curato da Mario Grosso e Lucia Rigamonti, contiene i contributi di Gaia Brussa, Stefano Puricelli e Sebastiàn Fajardo Turner. 

Cosa abbiamo concluso? 

📉 Le tecnologie per il riciclo esistono ma non tutte sono ancora mature o diffuse su larga scala. In alcuni casi l’infrastruttura industriale è ancora limitata e ci sarà la necessità di colmare il gap impiantistico per affrontare i flussi in arrivo nel prossimo futuro. Serve quindi investire in ricerca, innovazione e infrastrutture ma serve anche un quadro normativo coerente e a supporto degli obiettivi di economia circolare. 

🪨 Un altro punto chiave è il recupero di materie prime critiche (CRMs): dal litio al cobalto, dalle terre rare al rame, molti dei materiali usati in queste tecnologie sono essenziali per la transizione e la sicurezza energetica dell’Europa. Grazie al riciclo possono essere, almeno in parte, recuperati. Il riciclo diventa così non solo una necessità ambientale, ma anche una leva strategica per la sicurezza dell’approvvigionamento. 

♻️ La transizione energetica è spesso raccontata come la chiave per un futuro sostenibile, ma ci sono aspetti meno visibili e meno discussi che rimangono cruciali. Se vogliamo che la transizione sia davvero sostenibile, serve affrontare anche il capitolo dei rifiuti.  

Questo libro è il nostro contributo per capire dove siamo e dove possiamo (realisticamente) andare. Si rimanda alla pagina ufficiale della Springer per la lettura gratuita del frontespizio e l’eventuale acquisto del libro.