Waste or Resource? Il ritorno di AWARE in Libano

Discarica di Hebberyie, febbraio 2021 (ph. Francesca Villa)

Il primo agosto 2022 è partito il progetto “RIFIUTO o RISORSA?” (WASTE or RESOURCE?), che ci vedrà partecipi sul territorio del Libano per i prossimi tre anni. Il Politecnico di Milano infatti è partner (attraverso il nostro gruppo di ricerca) di un progetto di cooperazione finanziato da AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e promosso da CELIM, insieme a CESVI, Ingegneria Senza Frontiere Milano, Oxfam It, Oxfam GB e alle Municipalità di Hasbaya e Chebaa, nostri partner locali.

È la seconda volta che siamo chiamati a partecipare ad un progetto per migliorare la gestione dei rifiuti in Libano, un paese di cui ormai conosciamo la complessità, e che da più di due anni sta attraversando una importante crisi economica e sociale. In un momento così delicato potrebbe sembrare che l’ambiente non sia una priorità, ma la situazione di degrado ambientale generalizzata impatta tangibilmente sulla qualità della vita delle persone, e la gestione dei rifiuti appare un tema molto sentito dalla popolazione e dai rappresentanti delle istituzioni locali.

Ridurre l’impatto negativo su salute e ambiente dovuto ad una problematica gestione dei rifiuti è quindi l’obiettivo generale del progetto, da raggiungere attraverso tre risultati attesi principali: il miglioramento della raccolta dei rifiuti attraverso l’introduzione della raccolta differenziata ad Hasbaya e Chebaa (R1), la realizzazione di impianti di trattamento della frazione organica – compostaggio – e separazione dei riciclabili (R2), il supporto a piccole medie imprese locali già impegnate nell’economia circolare a migliorare i propri modelli di sviluppo sostenibile. Noi saremo direttamente coinvolti nel R1 e R2.

L’intervento impatterà sugli SDGs 1, 3, 8, 11, 12, 13, 15.

In questo momento è in corso la prima missione, con Francesca Villa (Ph.D.) sul campo insieme all’appena costituito team “waste or resources?”. L’obiettivo di questa prima visita è l’impostazione di una campagna di raccolta dati sul campo, che vedrà poi il coordinamento da remoto di Polimi e ISF-MI, l’implementazione sul campo da parte di CELIM e il fondamentale supporto delle Municipalità coinvolte.

Visita alla discarica di Chebaa del team di progetto Waste or resource?
(ph. Agnese Stracquadanio)

A Maputo, per il progetto HANDS

Dal 26 ottobre al 7 novembre si è svolta una visita sul campo del progetto HANDS – Health And urbaN Space in Chamanculo C.

La missione ha visto una squadra di cinque persone (Camillo Magni, Laura Montedoro, Giuliana Miglierina, Riccardo Mereu e Francesca Villa) afferenti a diversi dipartimenti del Politecnico di Milano varcare i confini italiani per riportare a casa informazioni raccolte direttamente a Maputo e nel quartiere di Chamanculo C. In questo frangente abbiamo potuto contare sull’appoggio della sede locale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e sul prezioso supporto della ONG AVSI, presente da anni nel quartiere di Chamanculo C insieme ad Asscodecha, nonché delle altre associazioni partner.

Maputo è la capitale del Mozambico, oltre ad essere la città di maggiori dimensioni del paese, con più di 1.2 milioni di abitanti stimati, e una generazione di rifiuti pro-capite che varia dai 1.15 kg per abitante al giorno della “cidade cemento” (la zona centrale, coi palazzi e le strade asfaltate) agli 0.20 kg/ab/gg delle aree rurali, passando per le zone peri-urbane e i quartieri informali (0.49 kg/ab/gg)(cfr. dos Muchangos et al. 2017).

Chamanculo è un “bairro” (quartiere) storico, sviluppatosi in epoca coloniale e post-coloniale senza una precisa pianificazione urbanistica, ed appartiene alla cinta dei quartieri informali. È diviso in diversi settori, tra i quali Chamanculo C, focus dell’intervento.

Obiettivo di questa missione è stato, da parte del nostro team, la raccolta di informazioni sul funzionamento del sistema di gestione dei rifiuti di Maputo e di Chamanculo C. Lo sviluppo di un laboratorio di autoproduzione di Polichina (qui maggiori dettagli sul progetto) può portare infatti alla generazione di diversi flussi di materiale , che necessariamente dovranno interagire con il sistema esterno nelle diverse fasi di raccolta/riuso/riciclo. Per questo è richiesta la conoscenza del contesto in cui si andrà ad inserire il progetto.

Container per la raccolta secondaria a Chamanculo C (foto di F. Villa)

Sono stati svolti sopralluoghi e interviste a diversi attori locali. Per il settore pubblico, e in particolare la Municipalità di Maputo (CMCM), responsabile della gestione dei rifiuti, è stata incontrata la vice-direttrice del Dipartimento di Ambiente e Salute, con il team. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare due associazioni (KUTENGA e ACADEC) che si occupano della raccolta primaria in altri quartieri informali, ricevendo spunti su problematiche e buone pratiche attuate. Sono stati intervistate due acquirenti di materiali riciclabili del settore informale, e rilevata la presenza di raccoglitori informali (“catadores“) a Chamanculo e nell’intera Maputo. Infine, a distanza, è stata fatta un’intervista con il presidente di AMOR, una delle associazioni più importanti per il riciclaggio in Mozambico.

Carretti a mano per la raccolta primaria (foto di F. Villa)

Le informazioni relative a questi incontri saranno riassunte nel report di missione ufficiale, nel frattempo sulla pagina Facebook del progetto è possibile vedere qualche istantanea della missione!

HANDS, salute e spazi urbani a Maputo

Da gennaio 2021 fino a luglio 2022 siamo coinvolti in un nuovo progetto di ricerca al servizio della cooperazione internazionale allo sviluppo, vincitore del Polisocial Award 2020.

HANDS (Health AND urban Space in Chamanculo) si propone di progettare in maniera inclusiva e sostenibile un laboratorio sociale per la produzione del disinfettante Polichina all’interno di Chamanculo C, un quartiere informale di Maputo, capitale del Mozambico. Qui il sito ufficiale e la pagina Facebook del progetto, con tutti gli aggiornamenti!

Il nostro gruppo è responsabile delle strategie di distribuzione della Polichina, con particolare riferimento ai contenitori per il disinfettante, e del vaglio di metodi per la gestione di rifiuti sanitari generati dall’emergenza COVID-19.

In particolare, i due filoni principali (su cui sono già stati avviati due progetti di tesi) sono:

  1. Ricircolo virtuoso di contenitori usati per la Polichina: strategie di riutilizzo dei contenitori usati (plastica/vetro), con particolare riferimento a metodi di raccolta, pulizia e disinfezione, e limiti di queste strategie, in qualsiasi contesto.
  2. Rifiuti sanitari al tempo del COVID-19: generazione di rifiuti sanitari e sua variazione in epoca COVID-19; metodi di trattamento e smaltimento dei rifiuti sanitari nei contesti a basso reddito; metodi di riduzione, trattamento e smaltimento dei rifiuti sanitari generati dalla pandemia COVID-19 in qualsiasi contesto, con particolare riferimento ai dispositivi di protezione individuali (guanti, mascherine), alle soluzioni implementabili a livello della popolazione (es. mascherine di stoffa altrimenti dette “di comunità”).
Chamanculo C, Maputo, Mozambico

Sustainable waste management- towards sustainable humanitarian logistics.

We would like to invite you to an online event organized by the International Committee of the Red Cross (ICRC) under the title “The Analysis & Evidence Week 2021 – Data, data, data… but then what?” in which the results of our recent collaboration with the committee concerning garage waste management in humanitarian context will be presented by our research partner from Coventry university Dr. Hossein Zarei.

This is a public event that brings together humanitarian actors, the private sector, academia and beyond to discuss opportunities and challenges of data policies, methodologies and usage, while ensuring the analytical work is actionable and practices remain people-centered. Dr Hossein Zarei is holding a technical session on Monday 29th at 12:00 “Data to inform decision making for sustainable humanitarian logistics”, where he presents the results of the research project “Waste management at ICRC” conducted by Coventry University, Politecnico di Milano, and ICRC.

You can find the agenda and register for the event in the following link.

https://www.icrc.org/en/event/analysis-data-then-what

All’Insubria le esperienze di cooperazione di AWARE

Giovedì 25 febbraio si svolgerà una conferenza internazionale sulla gestione dei rifiuti solidi urbani verso l’economia circolare, organizzata dall’Università dell’Insubria.

Mario Grosso presenterà le recenti esperienze di AWARE nel settore della cooperazione internazionale, dal Brasile al Kenya al Libano.

La partecipazione all’evento online è gratuita e tutte le informazioni sono disponibili qua

Strumenti GIS open-source per la gestione dei rifiuti

Il 21 luglio 2020 ho discusso la mia tesi di dottorato di ricerca in “Metodologie e Tecniche appropriate nella Cooperazione Internazionale allo Sviluppo” (Università di Brescia).

Ho trascorso gli ultimi anni seguendo progetti di cooperazione allo sviluppo legati alla gestione dei rifiuti, dal Libano al Kenya, passando per il Mozambico e il Brasile. In ognuno di questi contesti ho potuto toccare con mano gli impatti sociali ed ambientali di una scorretta gestione dei rifiuti, scontrandomi con gli stessi ostacoli che incontrano quotidianamente gli attori locali impegnati su questo fronte.

Il mio lavoro di ricerca, dal titolo “Open Source GIS tools for local administrations: pursuing the economic sustainability of Solid Waste Management in low-income countries“, rappresenta la sintesi di questo percorso. In particolare, ho voluto sviluppare degli strumenti in ambiente GIS (Geographical Information System) per supportare progettisti e amministratori locali nella pianificazione della raccolta dei rifiuti, sfruttando le informazioni e i dati disponibili, spesso scarsi e inaffidabili. Il consumo di carburante dei veicoli impegnati nella raccolta è stato uno degli aspetti su cui mi sono focalizzata, includendo nell’analisi anche l’impatto della morfologia del territorio, e la pendenza stradale, oltre alla collocazione geografica dei possibili punti di raccolta (tenendo in considerazione l’accessibilità dal reticolo stradale, e la comodità degli utenti). Ho poi applicato gli strumenti sviluppati ad un caso studio reale, un progetto di INTERSOS in Libano, nel quale sono stata direttamente coinvolta.

Percorsi di raccolta ottenuti con l’applicazione del pacchetto di moduli in QGIS

Gli strumenti che ho utilizzato sono liberamente accessibili e scaricabili (QGIS, con il suo Processing modeler, e OpenStreetMap), in modo da evitare la barriera economica all’accesso legata al pagamento delle licenze, nella speranza che questo renda i risultati della mia ricerca fruibili a chiunque abbia alcune competenze informatiche, a prescindere dalla latitudine e dalla provenienza geografica.

Il pacchetto di strumenti sviluppato in QGIS è attualmente in fase di debug, in attesa di essere reso disponibile, sempre secondo la logica open source.

Vorrei ringraziare i miei relatori, prof. Mentore Vaccari (UniBS) e prof. Mario Grosso (PoliMI), e la commissione (prof. Marco Ragazzi – UniTN, prof. Raffaella Pomi – La Sapienza, prof. Sabrina Sorlini – UniBS), per l’interesse dimostrato per il lavoro, e per gli spunti forniti durante la discussione.

Un pensiero va alle colleghe e ai colleghi del Libano, che mi hanno affiancato negli ultimi due anni, e che in questi mesi stanno vivendo una situazione molto difficile, tra la crisi politica economica scoppiata a settembre 2020, la pandemia, e il recente catastrofico incidente che ha devastato Beirut, e che vede molti di loro impegnati nella gestione dell’emergenza. A loro va la mia gratitudine e la mia solidarietà.

Avendo discusso la tesi da remoto, a causa degli strascichi dell’emergenza sanitaria, esiste il video della discussione, disponibile su richiesta. Per chi fosse interessato, anche la tesi. Di seguito sono invece scaricabili il sommario (ITA/ENG) della tesi e la presentazione:

Un approccio GIS per il miglioramento della gestione dei rifiuti solidi in una favela brasiliana

La produzione dei rifiuti a Rocinha

Una nuova pubblicazione su Detritus è ora disponibile e riguarda il progetto di cooperazione che ci ha visti impegnati insieme ad un team di altri Dipartimenti del Politecnico. La favela di Rocinha rappresenta una buona sintesi di tutte le sfide che possono essere affrontate in questo campo: alta densità di popolazione, mancanza di spazio e strade strette, bassi
redditi . A Rocinha la copertura dei servizi è carente e insoddisfacente in molti settori, tra cui quello dei rifiuti. In questo studio abbiamo indagato il motivo di questa inadeguatezza. Sono state utilizzate tutte le informazioni accessibili, che sono state processate con l’ausilio di sistemi di informazione geografica (GIS). In conclusione suggeriamo una sistema di gestione dei rifiuti decentralizzato su piccola scala, che complementi il sistema di raccolta centralizzata. Questo studio è parte del progetto Polimipararocinha del Politecnico di Milano, che persegue la riqualificazione urbana complessiva di Rocinha.

L’articolo è scaricabile a questo link

Una delegazione libanese in visita ai sistemi di gestione e trattamento dei rifiuti lombardi

Delegazione in visita a Gelsia Ambiente

Dal 17 al 21 Giugno AWARE ha ospitato una delegazione di tecnici libanesi interessati ad approfondire le modalità di gestione e trattamento dei rifiuti urbani, nell’ambito del progetto in corso con Intersos.

Sono stati visitati numerosi impianti e consorzi di gestione, per fornire un quadro completo del funzionamento di sistemi virtuosi come quelli della Regione Lombardia.

In particolare, sono stati visitati gli impianti di Neorurale (Giussago), A2A (Corteolona), Silea (Annone Brianza), CEM Ambiente (Cavenago di Brianza), Gelsia Ambiente (Monza), Seruso Spa. Vorremmo ringraziare coloro che ci hanno ospitato per l’accoglienza e la disponibilità. Un particolare supporto nell’organizzazione è stato fornito dal CIC – Consorzio Italiano Compostatori.

La visita di interscambio si è conclusa con un workshop dedicato allo scambio di ulteriori informazioni e buone pratiche.

Solid waste management in Tyre:
insights from a cooperation project

Since June 2018, our research group is involved in a development cooperation project in Tyre (Lebanon), run by the Italian NGO Intersos and funded by the Italian Cooperation. Further information about the project can be found HERE (Italian only).

The project will be presented at the end of a five-days interchange travel of a delegation of Lebanese partners, on

Friday 21st of June, 2019
from 9:00 to 12:30
(Room 5.02, Edificio 5, Piazza Leonardo da Vinci 32, Politecnico di Milano)

The registration is required and can be done using this FORM.

The draft agenda of the meeting is the following:

  • 9:00 – 11:00 An overview of the project “Gestione Integrata delle Risorse Naturali nell’Unione delle Municipalità di Tiro”:
    • INTERSOS NGO, leading partner
    • ARCENCIEL NGO, local partner
    • Union of Tyre Municipalities, local partner
    • Office for the Ministry of State Administrative Reforms (OMSAR)
    • Project Manager of Ain Baal Solid waste management treatment plant.

Coffee break

  • 11:30 – 12:30 SWM system in Tyre
    • Presentation of the first results of the study
    • Discussion

Light lunch

The meeting will be held in English.

Coordinators: Mario Grosso, Francesca Villa

Un nuovo progetto sotto il cielo di Tiro (Libano)

A ottobre 2018 è stata ufficializzata la collaborazione tra il Politecnico di Milano, e in particolare il nostro gruppo di ricerca, e l’organizzazione umanitaria italiana InterSOS, dal 1992 operativa nel settore delle emergenze umanitarie.

Il primo contatto era avvenuto a luglio 2018, con una prima missione che aveva visto la partecipazione di Mario Grosso e Francesca Villa.

Il progetto sul quale siamo chiamati a collaborare ha come tema la “Gestione Integrata delle Risorse Naturali nell’Unione delle Municipalità di Tiro”, il distretto più a sud del Libano, la cui capitale d’origine fenicia è ad oggi inserita nella lista dei Patrimoni UNESCO per la molteplicità di siti archeologici che ospita.

In un Libano che nel 2015 ha attraversato una grossa crisi legata alla gestione dei rifiuti, il progetto, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), in collaborazione con la controparte istituzionale Unione delle Municipalità di Tiro e la ONG locale ArcEnCiel, tocca diversi punti, dall’educazione al supporto vero e proprio alla gestione dei rifiuti.

Il nostro contributo, che si concretizzerà con un supporto da remoto ma anche con la presenza in loco nel corso di diverse missioni, sarà più rilevante nei seguenti ambiti:

  • stesura dei piani di gestione dei rifiuti della città di Tiro e di 8 municipalità limitrofe
  • supporto nell’identificazione di una zona appropriata per la costruzione di una discarica sanitaria controllata (ad oggi assente, in un’area abitata da oltre 400’000 persone)
  • ottimizzazione della logistica dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Ain Baal, finito di ristrutturare a settembre 2019 e in attesa di apertura
  • miglioramento della qualità del CLO (Compost Like Output) in uscita da Ain Baal
  • organizzazione di una missione di studio in Italia per i partner locali libanesi.

Dopo una seconda missione, avvenuta a gennaio e febbraio, la terza missione è ancora in corso.