Solid waste management in Tyre:
insights from a cooperation project

Since June 2018, our research group is involved in a development cooperation project in Tyre (Lebanon), run by the Italian NGO Intersos and funded by the Italian Cooperation. Further information about the project can be found HERE (Italian only).

The project will be presented at the end of a five-days interchange travel of a delegation of Lebanese partners, on

Friday 21st of June, 2019
from 9:00 to 12:30
(Room 5.02, Edificio 5, Piazza Leonardo da Vinci 32, Politecnico di Milano)

The registration is required and can be done using this FORM.

The draft agenda of the meeting is the following:

  • 9:00 – 11:00 An overview of the project “Gestione Integrata delle Risorse Naturali nell’Unione delle Municipalità di Tiro”:
    • INTERSOS NGO, leading partner
    • ARCENCIEL NGO, local partner
    • Union of Tyre Municipalities, local partner
    • Office for the Ministry of State Administrative Reforms (OMSAR)
    • Project Manager of Ain Baal Solid waste management treatment plant.

Coffee break

  • 11:30 – 12:30 SWM system in Tyre
    • Presentation of the first results of the study
    • Discussion

Light lunch

The meeting will be held in English.

Coordinators: Mario Grosso, Francesca Villa

La crisi della gestione dei rifiuti in plastica: cause e possibili soluzioni

Il mio lavoro di tesi inizia ad agosto 2018, attraverso una collaborazione col team di STADLER Italia finalizzata allo svolgimento di prove sperimentali sul nuovo impianto di selezione della plastica di A2A a Cavaglià (BI). Per tutto il mese sono state condotte prove per testare l’efficienza dell’impianto e per individuarne le criticità. Al termine di questo periodo, a ritroso, ho ricercato le cause della difficoltà a gestire alcuni flussi di plastica. Tra i risultati più rilevanti è emerso come il divieto di importazioni di rifiuti in Cina, il cosiddetto China’s Ban, abbia sovraccaricato la filiera di gestione mettendo a nudo alcune problematiche riguardanti la sostenibilità del riciclo dei rifiuti in plastica. Inoltre, l’evoluzione dei consumi di imballaggi con il conseguente aumento di quelli non riciclabili e dei biopolimeri ha contribuito ad aggravare queste problematiche. Abbiamo a disposizione molti interventi e poco tempo per risolvere questa crisi; è possibile agire sul mercato della plastica riciclata o riprogettare l’imballaggio nel suo complesso, ma qualsiasi soluzione necessita di una stretta collaborazione tra gli attori in gioco.

Michele Paglia

Demolizione selettiva o tradizionale?

Il mio lavoro di tesi è da intendersi come parte di un progetto commissionato da Regione Lombardia al gruppo di ricerca AWARE.  Lo studio indaga i potenziali impatti ambientali legati alla fase di fine vita degli edifici, concentrandosi su come l’uso di diverse tecniche di demolizione può influenzare le prestazioni del sistema in analisi. La metodologia del Life Cycle Assessment (LCA) viene utilizzata per analizzare e confrontare diversi scenari: per un edificio residenziale, lo scenario di demolizione selettiva viene confrontato con quello di demolizione tradizionale, utilizzando i dati primari sito-specifici forniti dalle aziende di demolizione. L’obiettivo principale è quello di indagare se e come gli impatti associati ad una demolizione selettiva siano compensati dai benefici derivanti dal recupero, dal riutilizzo e dal riciclo dei rifiuti, che questa demolizione ci si aspetta massimizzare. Dai risultati è emerso come tecniche di demolizione selettiva debbano essere incoraggiate ma, soprattutto, migliorate: migliori prestazioni del sistema sono garantite infatti solo dalla massimizzazione del riutilizzo/riciclo dei rifiuti separati in cantiere e, dove non possibile, dal recupero di energia.

Michela Ruggeri

Rifiuti a base di gesso: quali possibilità di recupero?

È stata pubblicata su Resources, Conservation and Recycling l’analisi ambientale dell’attuale sistema di recupero dei rifiuti in cartongesso in Lombardia condotto dal gruppo di ricerca AWARE. Nello studio, realizzato tramite la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), vengono messe in luce criticità e potenzialità della filiera di recupero dei rifiuti a base di gesso, valutando diversi scenari di utilizzo della materia prima seconda in riferimento a 4 settori di impiego: produzione di nuovi pannelli in cartongesso, produzione di cemento, trattamento fanghi di depurazione e agricoltura. I risultati dell’analisi LCA hanno permesso di individuare le strategie più efficaci sotto il profilo ambientale ed energetico e di fornire informazioni utili a Regione Lombardia al fine di ottimizzare il recupero di risorse da questa tipologia di rifiuti.

La pubblicazione è scaricabile qui (accessibile gratuitamente fino al 25 giugno 2019).

4° Convegno MatER: sono aperte le iscrizioni

Sono aperte le iscrizioni per la Quarta edizione del Convegno MatER, dal titolo “Innovations & Technologies in Waste Recovery” che si terrà il 27 e 28 maggio 2019 presso il campus di Piacenza del Politecnico di Milano.

Il programma del convegno è visibile qua e comprende due giornate ricche di presentazioni da parte di esperti del mondo accademico e industriale e una giornata dedicata a visite tecniche a impianti di trattamento rifiuti.

Qua un video che racconta l’edizione 2017

Per tutte le altre informazioni e per iscriversi, visitate il sito: www.mater.polimi.it

Prendiamoci Cura

L’Associazione culturale Il Bosco, di Bergamo, ha organizzato la terza edizione di Prendiamoci Cura, ciclo di conferenze su salute e benessere volto a diffondere uno stile di vita sano e sostenibile. La serata conclusiva dell’edizione 2018-2019 si terrà il 14 maggio e sarà dedicata al grande tema dell’ambiente, per sensibilizzare e proporre buone pratiche parlando di Economia Circolare con Lucia Rigamonti: per maggiori informazioni si veda la locandina dell’evento

Progetto GeTRI – Gestione Trasporto Inerti Intermodale

La mattina dell’8 maggio 2019 presso la Sala convegni della Provincia di Varese in P.zza Libertà 1 a Varese si terrà il 1° convegno di presentazione del progetto GeTRI – Gestione Trasporto Inerti Intermodale – agli stakeholder. Il progetto finanziato dal Bando Interreg Italia-Svizzera sull’Asse 3 – Mobilità integrata e sostenibile –  mira a studiare la possibile ottimizzazione e la riduzione di impatto (traffico, congestione alle dogane e conseguenti tempi di attesa, emissioni atmosferiche e rumore) del trasporto di inerti vergini dall’Italia alla Svizzera e di rifiuti inerti dalla Svizzera all’Italia, mediante l’impiego di sistemi intermodali che prevedano l’integrazione funzionale del trasporto su gomma e del trasporto ferroviario. Gli inerti infatti rappresentano circa il 30% delle merci movimentate tra Svizzera e Italia, trasportati esclusivamente su gomma.

Capofila di progetto sono la Provincia di Varese e la Repubblica e Cantone Ticino, mentre partner sono Regione Lombardia, ARS ambiente Srl, Università Cattaneo – LIUC, FSS Cargo e Provincia di Como.

Il progetto permetterà di studiare prima e pianificare poi il miglioramento della gestione transfrontaliera del trasporto di inerti dal punto di vista logistico, operativo ed amministrativo, agendo in maniera coordinata su tutti gli stakeholder della filiera. Si lavorerà, quindi, in modo integrato sui diversi temi specifici: accessi doganali, i percorsi dei materiali e dei rifiuti, nuove tecnologie di monitoraggio e procedure informatiche conseguenti. Il progetto permetterà  inoltre di valorizzare l’impiego delle infrastrutture ferroviarie che collegano le due realtà.

Il convegno dopo i saluti istituzionali e la presentazione delle singole azioni di progetto a cura dei singoli partner prevede una tavola rotonda dove sono rappresentati tutte le principali associazioni di categoria ed Enti coinvolti nella produzione, utilizzo, trasporto degli inerti vergini e dei rifiuti inerti. Alla tavola rotonda è stato invitato anche AWARE, che sarà quindi presente con Lucia Rigamonti. E’ prevista una discussione finale seguita da un light lunch sostenibile.

L’evento è a partecipazione libera senza necessità di pre-registrazione.

Qua il programma dell’evento.

Un nuovo progetto sotto il cielo di Tiro (Libano)

A ottobre 2018 è stata ufficializzata la collaborazione tra il Politecnico di Milano, e in particolare il nostro gruppo di ricerca, e l’organizzazione umanitaria italiana InterSOS, dal 1992 operativa nel settore delle emergenze umanitarie.

Il primo contatto era avvenuto a luglio 2018, con una prima missione che aveva visto la partecipazione di Mario Grosso e Francesca Villa.

Il progetto sul quale siamo chiamati a collaborare ha come tema la “Gestione Integrata delle Risorse Naturali nell’Unione delle Municipalità di Tiro”, il distretto più a sud del Libano, la cui capitale d’origine fenicia è ad oggi inserita nella lista dei Patrimoni UNESCO per la molteplicità di siti archeologici che ospita.

In un Libano che nel 2015 ha attraversato una grossa crisi legata alla gestione dei rifiuti, il progetto, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), in collaborazione con la controparte istituzionale Unione delle Municipalità di Tiro e la ONG locale ArcEnCiel, tocca diversi punti, dall’educazione al supporto vero e proprio alla gestione dei rifiuti.

Il nostro contributo, che si concretizzerà con un supporto da remoto ma anche con la presenza in loco nel corso di diverse missioni, sarà più rilevante nei seguenti ambiti:

  • stesura dei piani di gestione dei rifiuti della città di Tiro e di 8 municipalità limitrofe
  • supporto nell’identificazione di una zona appropriata per la costruzione di una discarica sanitaria controllata (ad oggi assente, in un’area abitata da oltre 400’000 persone)
  • ottimizzazione della logistica dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Ain Baal, finito di ristrutturare a settembre 2019 e in attesa di apertura
  • miglioramento della qualità del CLO (Compost Like Output) in uscita da Ain Baal
  • organizzazione di una missione di studio in Italia per i partner locali libanesi.

Dopo una seconda missione, avvenuta a gennaio e febbraio, la terza missione è ancora in corso.

Il duplice contributo di Aware alla conferenza WasteSafe (Bangladesh, 23-24 febbraio 2019)

C’era anche AWARE per il decimo anniversario della conferenza “WasteSafe – Integrated Management and Safe Disposal of Municipal Solid Waste in Least Developed Asian Countries”, a Khulna, in Bangladesh.

L’incontro è durato due giorni (23-24 febbraio 2019) e ha coinvolto oltre un centinaio di persone del mondo accademico bangladese, insieme ad altri appartenenti di alcune delegazioni internazionali (Italia, Germania, Nepal, India, Zimbabwe).

Nelle sale della KUET (Khulna University of Engineering & Technology) si è parlato di sistemi di gestione dei rifiuti solidi e dei reflui sanitari, di tecnologie, dello stato dell’arte, della situazione attuale, delle sfide organizzative e tecniche che si possono incontrare in contesti a basso reddito.

In questo contesto, sono stati presentati due contributi, sintesi del lavoro svolto lo scorso anno sotto il filone relativo alla gestione dei rifiuti nella cooperazione internazionale.

Il primo, dal titolo “Entering Rocinha: a study on solid waste management in a slum of Rio de Janeiro (Brazil)“, presentato sabato pomeriggio, è una fotografia della gestione dei rifiuti nella famosa favela carioca, e contiene una proposta per la creazione di un sistema parallelo al sistema ufficiale nata dall’analisi delle esistenti iniziative di gestione locale e decentralizzata.

Clicca qui per l’abstract (Rocinha)

Il secondo, “Social aspects in the pathway towards the closure of a dumpsite: the case of Ngong (Kenya)“, nella sessione di domenica mattina, ha affrontato gli aspetti sociali legati ad un intervento, come può essere la chiusura di una discarica incontrollata e l’apertura di un nuovo impianto di trattamento, che prelude ad un miglioramento ambientale ma anche ad una drastica mutazione del tessuto sociale in cui si interviene.

Clicca qui per l’abstract (Ngong)

La conferenza è stata interessante, e ancor più stimolante è stata l’immersione, pur breve, nella realtà bangladese, tra le vie di Khulna brulicanti di persone in piena attività, le decine di rickshaws e tuk-tuk elettrici su cui si basa la mobilità stradale, le campagne verdi, le risaie, le mangrovie… un’esperienza che è valsa il viaggio!