Il 13 novembre presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano – campus Leonardo verrà presentata la “Polimi LCA network”, ossia una nuova rete interna all’Ateneo che riunisce ricercatori e professori accomunati dall’applicazione della metodologia Life Cycle Assessment (LCA) in diversi ambiti. La LCA rappresenta ad oggi uno strumento di supporto alle decisioni sul quale converge ampio accordo per l’attuazione di interventi e politiche che guidino verso uno sviluppo sostenibile sia ambientalmente che socialmente ed economicamente. La rete, nata su iniziativa del nostro gruppo di ricerca AWARE (Assessment on WAste and REsources), coinvolge al momento sette Dipartimenti dell’Ateneo (DABC, DCMC, DEIB, DICA, Dip. di Design, Dip. di Energia, Dip. di Meccanica).
Il programma dell’evento e il modulo per l’iscrizione sono disponibili qua.
La conferenza aveva come obiettivo affrontare l’importante questione della gestione sostenibile dei rifiuti solidi attraverso la promozione di pratiche sicure e tecnologie efficaci, andando a stimolare l’interesse di scienziati e cittadini e informarli sugli ultimi sviluppi nel campo della gestione dei rifiuti solidi urbani. La conferenza, con quasi 1000 partecipanti, ha trattato, tra le altre, le seguenti tematiche: prevenzione dei rifiuti, trattamenti biologici, promozione del riciclaggio, tecnologie di termovalorizzazione e recupero energetico, tecnologie intelligenti per la gestione dei rifiuti, gestione di rifiuti da costruzione e demolizione e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, biotecnologie. Il programma della conferenza e i relativi atti sono disponibili sul sito della conferenza.
AWARE ha partecipato con una presentazione relativa alla quantificazione degli impatti e benefici ambientali associati al riutilizzo di prodotti tramite i centri del riuso. L’abstract del lavoro è disponibile qua.
Nel contesto delle attività di economia circolare e prevenzione dei rifiuti, il mio lavoro di tesi ha analizzato se e in che misura l’attività del centro del riuso “Panta Rei” di Vimercate possa effettivamente contribuire a fornire benefici ambientali. Tale valutazione è stata effettuata utilizzando la metodologia LCA, modellizzando la prima e la seconda vita dei beni in esame e distinguendo tra impatti ambientali evitati (prima vita) e impatti aggiuntivi (seconda vita). I risultati hanno mostrato che nel 2022 il centro ha generato benefici ambientali in solo 6 delle 16 categorie di impatto esaminate. La prestazione ambientale dell’attività di riuso, infatti, dipende da numerosi fattori, quali il tasso di sostituzione (indica se l’acquisto di un bene usato sostituisce realmente l’acquisto di un bene nuovo), il tasso di qualità (indica la vita media attesa del bene usato rispetto a quella del bene nuovo), l’indice di prestazione energetica (indica la prestazione energetica del bene usato rispetto a quella del bene nuovo), la distanza tra centro del riuso e abitazione del secondo utente e il tempo effettivo di utilizzo del bene. Una sostituzione del 100% tra beni nuovi e usati, ad esempio, porterebbe a benefici ambientali in tutte le categorie di impatto. Sono state così identificate tre azioni chiave per migliorare le prestazioni ambientali dei centri del riuso: aumentare la consapevolezza dei cittadini sugli impatti delle loro azioni, promuovere la mobilità sostenibile e ridurre le distanze tra centro e consumatori. Il lavoro sottolinea, in definitiva, l’importanza del ruolo del consumatore nel garantire benefici ambientali nelle attività di prevenzione dei rifiuti. Mary Jo Floriana Antonia Nichilo
Lo studio svolto nella mia tesi parte da un’indagine effettuata sul territorio calabrese, nella provincia di Catanzaro, ove risulta frequente il fenomeno dell’abbandono massiccio di rifiuti. L’obiettivo dello studio è stato analizzare l’impatto ambientale della gestione dei suddetti rifiuti tramite la metodologia LCA. A causa della loro qualità compromessa dall’azione degli agenti atmosferici, il riciclo di materiali viene escluso, ma ne viene considerato il recupero energetico. Sono stati individuati tre scenari: lo smaltimento in discarica, la gestione tramite termovalorizzatore e la gestione tramite gassificatore. I risultati hanno mostrato come la gestione tramite gassificatore ha un impatto irrilevante (a tratti negativo) sulle categorie di tossicità, mentre dal punto di vista delle emissioni atmosferiche è nettamente in svantaggio rispetto il termovalorizzatore. Perciò per la gestione immediata di tali rifiuti è consigliato il trattamento tramite termovalorizzatore. Tuttavia, la gestione tramite gassificatore lascia degli interessanti spunti di lavoro per la riduzione delle emissioni, al fine di renderlo comparabile e competitivo rispetto al termovalorizzatore in termini di impatto ambientale. Sara Mattei
In today’s world, there is an urgent need to shift towards sustainable fuel and energy options, and these alternatives to consider need to be environmentally friendly, throughout their life cycle. Hydrogen emerges as a promising option due to its lack of Carbon dioxide emissions, high-energy content, and favourable combustion kinetics. The Helmholtz Centre for Environmental Research (UFZ) in Leipzig, Germany, has developed a white hydrogen production technology utilizing cyanobacteria, that could contribute to global sustainable energy demands. This study conducts a comprehensive Life Cycle Assessment of this white hydrogen production technology, intending to elucidate its environmental consequences and potential as a sustainable energy solution. Results show that this technology is an energy-intensive process and relies significantly on electricity, and the impact on the environment is exacerbated by the German electricity mix to levels comparable to conventional grey hydrogen production technologies. Shifting to renewable energy sources, especially wind, reduces environmental impacts by 75%, but challenges persist. This study advocates a holistic approach, combining renewable energy sources and sustainable choices of BG-11 medium to substantially diminish environmental impacts. Despite challenges, hydrogen production by cyanobacteria remains a promising avenue for sustainable hydrogen production, aligning with the global pursuit of greener energy alternatives. Usamah Derwaish
Il 14 novembre 2023 si terrà un webinar dedicato agli sviluppi metodologici degli strumenti basati sul Life Cycle Thinking (LCT) nelle valutazioni di sostenibilità. L’evento è organizzato dal Gruppo di Lavoro DIRE (Development and Improvement of LCA methodology: Research and Exchange of experiences) dell’Associazione Rete Italiana LCA .
Nel webinar saranno esplorati due temi chiave: l’inclusione degli aspetti sociali ed economici nelle valutazioni di sostenibilità e l’estensione di strumenti basati sull’approccio LCT per i processi decisionali. Per ulteriori informazioni sulle presentazioni e le modalità di partecipazione, siete invitati a consultare il programma dettagliato dell’evento, disponibile anche sul sito dell’Associazione Rete Italiana LCA.
On the 11th of October 2023, Politecnico di Milano, Brunel University London, Southern Denmark University and Wageningen University & Research co-organised an online event on: “What is the true meaning of circularity? Beverage packaging as a case study”.
120 participants attended this online event, which was introduced by a series of short presentations from the four academics who jointly published the paper: “Keep circularity meaningful, practical and inclusive: a view into the plastics value chain”. Following that, there were 3 reactions from industry, policy and academia with Arnaud Mittelette from Sources ALMA, Davide Tonini from the European Commission’s Joint Research Centre and Monia Niero from the Sant’Anna School of Advanced Studies.
If you would like to stay in touch of any follow-up that the 4 universities will be taking to continue to build a dialogue between policy, academia and industry towards a better understanding of circularity and the measures that lead to true sustainability, please fill in the following form.
L’11 ottobre 2023, Politecnico di Milano, Brunel University London, Southern Denmark University e Wageningen University & Research hanno co-organizzato un evento online sul tema: “Qual è il vero significato della circolarità? Il packaging delle bevande come caso di studio”.
120 partecipanti hanno partecipato a questo evento online, introdotto da una serie di brevi presentazioni dei quattro accademici che hanno pubblicato congiuntamente l’articolo: “Keep circularity meaningful, practical and inclusive: a view into the plastics value chain”. Sono seguite 3 reazioni da parte dell’industria, della politica e del mondo accademico con Arnaud Mittelette di Sources ALMA, Davide Tonini del Joint Research Centre della Commissione Europea e Monia Niero della Scuola Superiore Sant’Anna.
Se desideri rimanere aggiornato sul follow-up che le 4 università intraprenderanno per continuare a costruire un dialogo tra politica, mondo accademico e industria verso una migliore comprensione della circolarità e delle misure che portano a una vera sostenibilità, compila il seguente modulo.
All the presentations are available here / Tutte le presentazioni sono disponibili qui:
La Protezione Civile svolge un ruolo essenziale nella gestione delle problematiche ambientali in situazioni di post-emergenza. La valutazione dell’impatto ambientale, la pianificazione e il coordinamento delle operazioni, la collaborazione e la comunicazione sono tutti elementi chiave per affrontare con successo queste sfide. La protezione dell’ambiente e la ripresa a lungo termine sono obiettivi cruciali per garantire la sicurezza e il benessere dell’ambiente e della collettività.
Per discutere del funzionamento del sistema Protezione Civile e delle soluzioni che mette in atto per affrontare le problematiche ambientali generate in post-emergenza vi invitiamo a partecipare ad un evento organizzato nell’ambito del corso di laurea di Ingegneria Civile per la Mitigazione del Rischio del Politecnico di Milano.
L’ENEA organizza il prossimo 10 ottobre un evento per presentare la Banca Dati Italiana LCA sviluppata nell’ambito del progetto ARCADIA, pubblica e nel formato dati europeo (https://bancadatiitalianalca.enea.it/Node/). La banca dati contiene dati ambientali relativi ad oltre 160 processi produttivi dei settori agroalimentare, edilizia costruzioni, energia e legno arredo e si rivolge a pubblica amministrazione, imprese, ONG, università ed enti di ricerca come strumento in grado di facilitare la diffusione della metodologia LCA, sostenere l’elaborazione e la regolamentazione di politiche pubbliche e supportare l’acquisizione di etichette/dichiarazioni ambientali quali EPD, PEF, Carbon Footprint e Made Green in ltaly.
Lucia Rigamonti parteciperà ad una delle tavole rotonde previste per descrivere il contributo fornito al progetto ARCADIA tramite la tesi di dottorato di Federica Carollo in termini di dati ambientali ed economici della filiera di demolizione e gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione.
Facendo seguito all’articolo e al video, per approfondire la discussione sulla circolarità riunendo intorno a un tavolo i diversi mondi accademico, industriale e politico, le quattro università (Brunel University London, Wageningen University & Research, University of Southern Denmark e Politecnico di Milano) ospiteranno una discussione online aperta su “Qual è il vero significato della circolarità? Il packaging delle bevande come caso di studio”. L’evento si svolgerà l’11 ottobre, dalle 15:00 alle 17:00 (CET). Maggiori informazioni e il modulo per la registrazione (necessaria anche se l’evento è gratuito) sono disponibili qui.
58 Life Cycle Assessment (LCA) researchers from all over Europe have writtenan open letter to express their concerns about industry-funded studies which are being used to influence the Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR):
“We are particularly worried about the lack of the use of a clear, transparent, and scientific methodology in these studies where the environmental impacts of single-use and reusable packaging options are assessed. We stress the importance of transparency of scope and data, as well as of evaluating the choices and influence of selected parameters for the weight of reusable products, their washing logistics and their transport. We emphasise that studies which compare single-use options with static one reuse scenario are misleading. Instead, impact assessments should assess break-even points (i.e. where single-use and reusable packaging systems are considered to have the same impact). As the negotiation on reuse targets and bans on single use in the PPWR continue, we would like to strongly advise that decisions be based on truly independent, transparent research which respects the recommendations set out in our letter.”