A Vienna per la quinta conferenza internazionale sui Final Sinks

Si è tenuta a Vienna dal 9 all’11 Dicembre la quinta conferenza internazionale sui “Final Sinks”, un argomento di grande rilevanza anche nell’attività di ricerca di AWARE e del Centro MatER.

In tale occasione sono state presentate le recenti ricerche sul recupero dell’alluminio dalle scorie di incenerimento e sulla gestione dei rifiuti da Costruzione e Demolizione (C&D). Entrambe le presentazioni sono scaricabili qua in basso.

La Conferenza si è chiusa con l’annuncio della prossima edizione, la sesta, che si svolgerà a Piacenza nel Giugno 2021, in concomitanza con il tradizionale MatER Meeting, organizzata congiuntamente da MatER e da AWARE.

Selezione dei rifiuti da imballaggio in plastica e riflessi sulla raccolta: indicazioni e proposte dallo studio di un impianto innovativo

Il mio lavoro di tesi nasce da una collaborazione con STADLER Italia e A2A  Ambiente e si è focalizzato sullo studio dell’impianto innovativo di Muggiano (MI) che opera la selezione della plastica da raccolta differenziata. Durante il periodo di avviamento sono state valutate le prestazioni in termini di purezza dei materiali ed efficienze di recupero, il bilancio di massa, la caratterizzazione di tutti i flussi uscenti e l’analisi delle criticità. I risultati delle analisi effettuate sono stati inoltre confrontati con quelli ottenuti dalle prove effettuate nel centro gemello di Cavaglià (BI), analizzato in una tesi precedente, in modo tale da individuare eventuali analogie e differenze sull’operatività dei due impianti in due contesti differenti del territorio italiano. Sulla base di queste premesse sono emersi principalmente due spunti di approfondimento. La problematica più critica riscontrata riguarda la ridotta percentuale del rifiuto trattato che può effettivamente essere riciclato. Appare sempre più evidente, perciò, la necessità di introdurre innovazioni sulla produzione degli imballaggi in plastica, che li possano rendere più facilmente riciclabili. L’altro risultato importante delle analisi riguarda lo scarto qualitativo che si verifica tra il materiale proveniente da una raccolta differenziata di tipo monomateriale e da una di tipo multimateriale che contempla, oltre alla plastica, anche i metalli. L’indicazione che emerge da questo studio è rivolta alle amministrazioni comunali e ai cittadini e consiste nel sensibilizzare maggiormente sulle dinamiche di recupero e riciclo degli imballaggi in plastica e sulla differenza che intercorre tra le diverse tipologie di raccolta differenziata.

Filippo Brivio

ONU e ISWA insieme per misurare lo spreco alimentare

Si è tenuta presso la sede UNEP di Parigi la riunione dell’Expert Group sui rifiuti alimentari. Nell’ambito degli obiettivi di riduzione previsti dai Sustainable Development Goals, esperti di ONU e di ISWA (Gruppo di lavoro su prevenzione e riciclo) hanno discusso sull’approccio e sulla fattibilità delle metodologie di misura individuate delle Nazioni Unite e hanno condiviso opinioni su come queste potrebbe essere collegate ai metodi esistenti per la raccolta di dati sulla composizione merceologica dei rifiuti.

La discussione si è focalizzata in particolare sul Food Waste Index SDG12.3.1.b, che quantifica lo spreco di cibo nella fasi di distribuzione e consumo.

Mario Grosso nella nuova Commissione VIA/VAS del Ministero dell’Ambiente

A seguito di una procedura di valutazione delle oltre 1200 candidature pervenute al Ministero, Mario Grosso è stato nominato componente della Commissione Tecnica di  verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS di cui all’articolo 8 del decreto legislativo n. 152/2006. La Commissione, che rimarrà in carica per quattro anni, è costituita da 40 persone, di cui 25 di area ambientale, 8 giuridica, 4 economica e 3 di salute pubblica.

Lo Spreco Alimentare in Italia: i risultati del progetto REDUCE

E’ stato pubblicato sul blog del Progetto REDUCE un documento che ne sintetizza i principali risultati. Nel Marzo 2019 è stata approvata la metodologia ufficiale per la rilevazione dello spreco alimentare a livello Europeo, adottata dalla Commissione. I metodi da noi utilizzati nel progetto, volutamente selezionati nel più ampio spettro delle metodologie di misurazione diretta, si sono rivelati pertinenti. Quindi, l’Italia ha ufficialmente una sua prima rilevazione coerente con la metodologia proposta dalla Commissione per le fasi di vendita al consumatore, ristorazione scolastica, spreco domestico e rifiuti urbani.

Il documento di sintesi è disponibile qua.

Differenziare? Solo la metà di quello che resta ancora da fare

Dai dati di Comuni Ricicloni 2019 emergono elementi di riflessione importanti per comprendere meglio le dinamiche che stanno dietro alla corretta gestione dei rifiuti e non semplificare il problema

Un articolo di Mario Grosso pubblicato su “Buone Notizie” del Corriere della Sera, e disponibile qua

Una delegazione libanese in visita ai sistemi di gestione e trattamento dei rifiuti lombardi

Delegazione in visita a Gelsia Ambiente

Dal 17 al 21 Giugno AWARE ha ospitato una delegazione di tecnici libanesi interessati ad approfondire le modalità di gestione e trattamento dei rifiuti urbani, nell’ambito del progetto in corso con Intersos.

Sono stati visitati numerosi impianti e consorzi di gestione, per fornire un quadro completo del funzionamento di sistemi virtuosi come quelli della Regione Lombardia.

In particolare, sono stati visitati gli impianti di Neorurale (Giussago), A2A (Corteolona), Silea (Annone Brianza), CEM Ambiente (Cavenago di Brianza), Gelsia Ambiente (Monza), Seruso Spa. Vorremmo ringraziare coloro che ci hanno ospitato per l’accoglienza e la disponibilità. Un particolare supporto nell’organizzazione è stato fornito dal CIC – Consorzio Italiano Compostatori.

La visita di interscambio si è conclusa con un workshop dedicato allo scambio di ulteriori informazioni e buone pratiche.

A proposito di cassette in plastica riutilizzabili: disponibile una nuova pubblicazione

E’ stato pubblicato su Resources un nuovo studio sul riutilizzo degli imballaggi. Dopo fusti in acciaio e cisternette multimateriali, è stato analizzato il ciclo di vita delle cassette in plastica a sponde abbattibili utilizzate nel settore ortofrutticolo. Si tratta di cassette in polipropilene, utilizzate per lo più nella grande distribuzione organizzata, che possono essere riutilizzate anche più di 100 volte a seguito di un processo di rigenerazione che ne garantisce pulizia ed igiene.

Lo studio ha mostrato che sono sufficienti tre utilizzi affinché il ricorso a tali cassette sia ambientalmente da preferirsi rispetto all’utilizzo di cassette mono-uso sempre in plastica. Con soli cinque riutilizzi della cassetta a sponde abbattibili, l’impatto ambientale è dimezzato rispetto a quello che si avrebbe con cinque utilizzi singoli di una cassetta mono-uso. I benefici del ricorrere a cassette riutilizzabili crescono rapidamente con il numero di riutilizzi, come mostrato, ad esempio, per l’indicatore di cambiamento climatico.

Qui il link della pubblicazione

La crisi della gestione dei rifiuti in plastica: cause e possibili soluzioni

Il mio lavoro di tesi inizia ad agosto 2018, attraverso una collaborazione col team di STADLER Italia finalizzata allo svolgimento di prove sperimentali sul nuovo impianto di selezione della plastica di A2A a Cavaglià (BI). Per tutto il mese sono state condotte prove per testare l’efficienza dell’impianto e per individuarne le criticità. Al termine di questo periodo, a ritroso, ho ricercato le cause della difficoltà a gestire alcuni flussi di plastica. Tra i risultati più rilevanti è emerso come il divieto di importazioni di rifiuti in Cina, il cosiddetto China’s Ban, abbia sovraccaricato la filiera di gestione mettendo a nudo alcune problematiche riguardanti la sostenibilità del riciclo dei rifiuti in plastica. Inoltre, l’evoluzione dei consumi di imballaggi con il conseguente aumento di quelli non riciclabili e dei biopolimeri ha contribuito ad aggravare queste problematiche. Abbiamo a disposizione molti interventi e poco tempo per risolvere questa crisi; è possibile agire sul mercato della plastica riciclata o riprogettare l’imballaggio nel suo complesso, ma qualsiasi soluzione necessita di una stretta collaborazione tra gli attori in gioco.

Michele Paglia