Riprendendo quanto già discusso in questo post a proposito dell’impiego della metodologia LCA come strumento di supporto alle decisioni in materia ambientale e, in particolare, per analisi comparative tra imballaggi monouso e riutilizzabili per il settore della ristorazione, tema emerso in relazione alla discussione sul nuovo regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (PPWR) e molto dibattuto, vi presentiamo la nuova pubblicazione sulla rivista scientifica The International Journal of Life Cycle Assessment del position paper di cui Lucia Rigamonti, Gaia Brussa e Giulia Cavenago sono coautrici: Requirements for comparative life cycle assessment studies for single-use and reusable packaging and products: recommendation for decision and policy-makers.
L’obiettivo del position paper è quello di tracciare delle linee guida che possano servire ai decisori politici, e in questo specifico contesto ai membri del Parlamento Europeo, per chiarire cosa sia rilevante dal punto di vista scientifico e metodologico in materia di analisi del ciclo di vita: sono stati, quindi, definiti 11 criteri per valutare se uno studio basato sul “Life Cycle Thinking” possa essere considerato attendibile e se i risultati presentati possano essere utilizzati a supporto delle decisioni.
In breve, abbiamo stabilito che uno studio LCA per essere considerato scientificamente robusto dovrebbe:
- essere indipendente e peer-review;
- essere conforme alle ISO 14040 e 14044;
- definire chiaramente gli obiettivi e lo scopo dell’analisi;
- essere trasparente sui dati dell’inventario e sui risultati della valutazione degli impatti;
- contenere analisi di sensibilità e di diversi scenari, per testare diverse assunzioni e parametri;
- definire i punti di break-even.
Sempre sullo stesso tema, vi ricordiamo anche l’uscita a fine febbraio è dello studio del JRC (Joint Research Centre) “Exploring the environmental performance of alternative food packaging products in the European Union”. Lo studio esplora 5 scenari in cui le alternative monouso e riutilizzabili vengono confrontate: (1) Asporto di bibite (calde e fredde) da 0,5 L; (2) Asporto di cibo pronto; (3) Vendita di bibite (alcoliche e non) da 0,55 L; (4)Vendita di vino da 0,75 L ; (5) Consumo di un pasto in un fast food.