Analysis of Life Cycle Assessment studies on single-use and reusable packaging for dine-in and take-away influencing the discussion on PPWR

Analisi degli studi LCA su imballaggi monouso e riutilizzabili per il settore della ristorazione rilevanti ai fini della discussione sul nuovo regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio

Over the last few months, as experts in Life Cycle Assessment (LCA), along with other researchers and professors, we have been engaged in academic (and beyond) discussions on the topic of PPWR Packaging and Packaging Waste Regulation. Specifically, we focused on the role of life cycle assessments as a tool to support environmental decision-making. Out of these discussions arose the Open Letter, previously published here. The objective was to provide guidelines to policymakers, particularly members of the European Parliament, on what is scientifically and methodologically relevant in the field of LCA. We defined criteria that a study based on “Life Cycle Thinking” should meet to be considered reliable. We believe it’s crucial to inform policymakers on this matter, enabling them to make informed decisions regarding environmental issues, especially considering the potential environmental impacts of various policies.

Recently, several LCA studies on single-use and reusable packaging in the restaurant and take-away food sector have been published and considered in political discussions on proposed reuse targets in the draft regulation. In particular, studies commissioned by industrial players with specific interests, such as the “No Silver Bullet study” funded by McDonald’s and studies commissioned by the European Paper Packaging Alliance (EPPA), have received significant media coverage. As a follow-up to the letter, we conducted an analysis evaluating some LCA studies in light of the criteria outlined in the open letter, highlighting methodological weaknesses in some of the studies considered so far. The full analysis is available here.

As indicated by the color-coded system, the analyzed studies exhibit varying degrees of criticality. We want to emphasize that when considering studies that may involve conflicts of interest or other forms of bias, such as those funded by the industry, it is crucial to verify the robustness and transparency of the assumptions on which the study is based before evaluating its results.

ITA

Negli ultimi mesi, come esperti di Life Cycle Assessment  (LCA), insieme ad altri ricercatori e professori, siamo stati coinvolti nella discussione accademica (e non solo) sul tema della PPWR Packaging and Packaging Waste Regulation – e in particolare sul ruolo delle analisi del ciclo di vita come strumento di supporto alle decisioni in materia ambientale. Dalla discussione è nata l’Open letter che già avevamo pubblicato (qui). L’obiettivo era dare delle linee guida ai decisori politici, e in particolare ai membri del Parlamento Europeo su cosa fosse rilevante dal punto di vista scientifico e metodologico in materia di LCA: sono stati, quindi, definiti i criteri che uno studio basato sul “Life Cycle Thinking” dovrebbe avere per essere considerato attendibile. Riteniamo che su questo punto sia essenziale informare i politici in modo da consentire di prendere decisioni consapevoli in materia ambientale e in particolare tenendo conto dei potenziali impatti ambientali che le diverse politiche possono avere.

Recentemente, diversi studi LCA sul tema degli imballaggi mono-uso e riutilizzabili per il settore della ristorazione e del cibo da asporto sono stati pubblicati e presi in considerazione durante la discussione politica sui target di riutilizzo proposti nella bozza di regolamento. In particolare, alcuni studi commissionati da attori industriali con specifici interessi, come il “No Silver Bullet study” finanziato da McDonald’s e gli studi commissionati dalla European Paper Packaging Alliance (EPPA), hanno avuto grande copertura mediatica. Quindi, come follow-up alla lettera, è stata condotta un’analisi che valuta alcuni studi LCA alla luce dei criteri della lettera aperta ed evidenzia in quali punti risultino metodologicamente fragili alcuni studi che sono stati finora presi in considerazione. L’analisi estesa è disponibile qui (in inglese).

Come si può vedere dal codice colori, gli studi analizzati presentano delle criticità più o meno gravi. Ci preme sottolineare che nel caso si considerino studi per cui potrebbero esserci conflitti di interesse o altri tipi di condizionamento, ad esempio finanziati dall’industria, sia fondamentale verificare la robustezza e la trasparenza delle assunzioni su cui lo studio si basa prima di valutarne i risultati.

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