Il 14 novembre 2023 si terrà un webinar dedicato agli sviluppi metodologici degli strumenti basati sul Life Cycle Thinking (LCT) nelle valutazioni di sostenibilità. L’evento è organizzato dal Gruppo di Lavoro DIRE (Development and Improvement of LCA methodology: Research and Exchange of experiences) dell’Associazione Rete Italiana LCA .
Nel webinar saranno esplorati due temi chiave: l’inclusione degli aspetti sociali ed economici nelle valutazioni di sostenibilità e l’estensione di strumenti basati sull’approccio LCT per i processi decisionali. Per ulteriori informazioni sulle presentazioni e le modalità di partecipazione, siete invitati a consultare il programma dettagliato dell’evento, disponibile anche sul sito dell’Associazione Rete Italiana LCA.
On the 11th of October 2023, Politecnico di Milano, Brunel University London, Southern Denmark University and Wageningen University & Research co-organised an online event on: “What is the true meaning of circularity? Beverage packaging as a case study”.
120 participants attended this online event, which was introduced by a series of short presentations from the four academics who jointly published the paper: “Keep circularity meaningful, practical and inclusive: a view into the plastics value chain”. Following that, there were 3 reactions from industry, policy and academia with Arnaud Mittelette from Sources ALMA, Davide Tonini from the European Commission’s Joint Research Centre and Monia Niero from the Sant’Anna School of Advanced Studies.
If you would like to stay in touch of any follow-up that the 4 universities will be taking to continue to build a dialogue between policy, academia and industry towards a better understanding of circularity and the measures that lead to true sustainability, please fill in the following form.
L’11 ottobre 2023, Politecnico di Milano, Brunel University London, Southern Denmark University e Wageningen University & Research hanno co-organizzato un evento online sul tema: “Qual è il vero significato della circolarità? Il packaging delle bevande come caso di studio”.
120 partecipanti hanno partecipato a questo evento online, introdotto da una serie di brevi presentazioni dei quattro accademici che hanno pubblicato congiuntamente l’articolo: “Keep circularity meaningful, practical and inclusive: a view into the plastics value chain”. Sono seguite 3 reazioni da parte dell’industria, della politica e del mondo accademico con Arnaud Mittelette di Sources ALMA, Davide Tonini del Joint Research Centre della Commissione Europea e Monia Niero della Scuola Superiore Sant’Anna.
Se desideri rimanere aggiornato sul follow-up che le 4 università intraprenderanno per continuare a costruire un dialogo tra politica, mondo accademico e industria verso una migliore comprensione della circolarità e delle misure che portano a una vera sostenibilità, compila il seguente modulo.
All the presentations are available here / Tutte le presentazioni sono disponibili qui:
La Protezione Civile svolge un ruolo essenziale nella gestione delle problematiche ambientali in situazioni di post-emergenza. La valutazione dell’impatto ambientale, la pianificazione e il coordinamento delle operazioni, la collaborazione e la comunicazione sono tutti elementi chiave per affrontare con successo queste sfide. La protezione dell’ambiente e la ripresa a lungo termine sono obiettivi cruciali per garantire la sicurezza e il benessere dell’ambiente e della collettività.
Per discutere del funzionamento del sistema Protezione Civile e delle soluzioni che mette in atto per affrontare le problematiche ambientali generate in post-emergenza vi invitiamo a partecipare ad un evento organizzato nell’ambito del corso di laurea di Ingegneria Civile per la Mitigazione del Rischio del Politecnico di Milano.
L’ENEA organizza il prossimo 10 ottobre un evento per presentare la Banca Dati Italiana LCA sviluppata nell’ambito del progetto ARCADIA, pubblica e nel formato dati europeo (https://bancadatiitalianalca.enea.it/Node/). La banca dati contiene dati ambientali relativi ad oltre 160 processi produttivi dei settori agroalimentare, edilizia costruzioni, energia e legno arredo e si rivolge a pubblica amministrazione, imprese, ONG, università ed enti di ricerca come strumento in grado di facilitare la diffusione della metodologia LCA, sostenere l’elaborazione e la regolamentazione di politiche pubbliche e supportare l’acquisizione di etichette/dichiarazioni ambientali quali EPD, PEF, Carbon Footprint e Made Green in ltaly.
Lucia Rigamonti parteciperà ad una delle tavole rotonde previste per descrivere il contributo fornito al progetto ARCADIA tramite la tesi di dottorato di Federica Carollo in termini di dati ambientali ed economici della filiera di demolizione e gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione.
Facendo seguito all’articolo e al video, per approfondire la discussione sulla circolarità riunendo intorno a un tavolo i diversi mondi accademico, industriale e politico, le quattro università (Brunel University London, Wageningen University & Research, University of Southern Denmark e Politecnico di Milano) ospiteranno una discussione online aperta su “Qual è il vero significato della circolarità? Il packaging delle bevande come caso di studio”. L’evento si svolgerà l’11 ottobre, dalle 15:00 alle 17:00 (CET). Maggiori informazioni e il modulo per la registrazione (necessaria anche se l’evento è gratuito) sono disponibili qui.
58 Life Cycle Assessment (LCA) researchers from all over Europe have writtenan open letter to express their concerns about industry-funded studies which are being used to influence the Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR):
“We are particularly worried about the lack of the use of a clear, transparent, and scientific methodology in these studies where the environmental impacts of single-use and reusable packaging options are assessed. We stress the importance of transparency of scope and data, as well as of evaluating the choices and influence of selected parameters for the weight of reusable products, their washing logistics and their transport. We emphasise that studies which compare single-use options with static one reuse scenario are misleading. Instead, impact assessments should assess break-even points (i.e. where single-use and reusable packaging systems are considered to have the same impact). As the negotiation on reuse targets and bans on single use in the PPWR continue, we would like to strongly advise that decisions be based on truly independent, transparent research which respects the recommendations set out in our letter.”
E’ appena stato pubblicato un nuovo articolo sulla rivista scientifica Science of the Total Environment, dal titolo “Life Cycle Assessment of a novel functionally integrated e-axle compared with powertrains for electric and conventional passenger cars“. Lo studio ha analizzato gli impatti ambientali di un innovativo assale integrato per veicoli elettrici, sviluppato nell’ambito del progetto Horizon 2020 FITGEN. Lo studio ha:
confrontato l’assale “FITGEN” con altri sistemi di propulsione per autovetture;
mostrato che l’assale “FITGEN” riduce del 10% gli impatti sul cambiamento climatico e del 17% i consumi energetici della migliore tecnologia di assale elettrico disponibile sul mercato nel 2018;
calcolato che l’assale “FITGEN”, rispetto ai sistemi di propulsione a benzina e gasolio, riduce gli impatti in due delle otto categorie di impatto analizzate (cambiamento climatico e uso di risorse fossili);
confermato che le performance ambientali dei sistemi di propulsione sono fortemente dipendenti dalle efficienze dei singoli componenti;
mostrato che la riduzione dell’uso di elettronica e l’integrazione fra i componenti riducono gli impatti ambientali del veicolo;
invitato a maggiori sforzi per migliorare il profilo ambientale dei sistemi di propulsione elettrici, specialmente con riferimento agli impatti relativi alla tossicità, fortemente causati dalla filiera di estrazione dei metalli.
L’enorme crescita dell’utilizzo di bioplastiche, nel settore degli imballaggi ma non solo, risulta essere una specifica peculiarità italiana, derivante da una particolare interpretazione della Direttiva SUP sulle plastiche monouso. Il sistema di gestione dei rifiuti sta tuttavia mostrando una serie di criticità legate a questo “nuovo” materiale, che si ritrova ormai in quasi tutti i flussi raccolti, ed in particolare nell’organico e nelle plastiche.
Questo editoriale inquadra la situazione attuale e suggerisce alcune strategie per affrontare le problematiche individuate. E’ disponibile gratuitamente cliccando qua.
Il progetto FineFuture, finanziato dall’Unione Europea, mira a creare nuove conoscenze scientifiche per consentire lo sviluppo di tecnologie rivoluzionarie per recuperare le frazioni di particelle fini.
La separazione e il recupero delle particelle molto sottili è importante per la valorizzazione di diverse risorse minerali e contribuirà a garantire la produzione di critical raw materials in un’ottica di maggiore sostenibilità.
La tecnologia FineFuture si basa sullo sfruttamento delle caratteristiche chimiche e fisiche delle particelle, consentendo loro di flottare e concentrarsi. Al fine di indagare la sostenibilità ambientale della tecnologia in via di sviluppo è stata condotta un’analisi prospettica del ciclo di vita (pLCA) per due possibili applicazioni industriali del caso applicativo Grecian Magnesite, che è uno dei principali produttori di ossido di magnesio in Europa.
Ciascuna applicazione può essere considerata come uno studio LCA comparativo indipendente che confronta il sistema attuale con il sistema futuro che incorpora la tecnologia FF su scala industriale.
Over the last few decades, there has been a growing understanding of the finite nature of phosphorus supplies and the significance of phosphorus recovery. Municipal wastewater sludge is a phosphorus source worth investigating since modern technology may transfer over 90% of phosphorus from the wastewater to the sludge fraction. Sewage sludge incineration is one of the most prevalent sludge management techniques, with benefits including volume reduction, eradication of pathogenic microbes and hazardous organic compounds, energy recovery, and production of valuable byproducts. On average, sewage sludge ash (SSA) has been reported to contain 11.6% P2O5 (a form and content comparable to P-rock ores). This thesis aims to examine and review existing technologies for recovering phosphorus from SSA, then provide an estimate of each method’s material and energy flows based on data available in the literature and provided by technology demonstrators. Furthermore, the different approaches regarding the Life Cycle Assessment (LCA) of the mentioned technologies and their environmental impacts in current literature are investigated.