Quanta CO2 assorbe la calce nelle sue diverse applicazioni?

La calce è un prodotto che viene utilizzato in diversi settori: nei materiali da costruzione, nell’ingegneria civile, nel trattamento dei flussi inquinati (emissioni gassose, fanghi da depurazione), nell’industria chimica, nei processi metallurgici (ferrosi e non ferrosi), in agricoltura. Durante la calcinazione del calcare, ovvero il processo di produzione della calce, viene emessa CO2 da due fonti: l’uso di combustibili fossili e la decomposizione ad elevate temperature del carbonato di calcio (CaCO3). Successivamente la calce è in grado di assorbire una certa quantità di CO2 dall’atmosfera, variabile in funzione dell’utilizzo specifico.

Nel lavoro finanziato da EuLA (European Lime Association) si è valutato, mediante un’estesa analisi di letteratura, il potenziale di assorbimento della CO2 atmosferica attraverso il processo di carbonatazione durante la fase di utilizzo della calce sia nella forma “viva” (ossido di calcio, CaO) sia nella forma “spenta” (idrossido di calcio Ca(OH)2). Per le applicazioni considerate si è analizzata la letteratura scientifica attualmente disponibile, allo scopo di individuare l’effettivo potenziale di carbonatazione durante la vita dei prodotti, così da valutare in maniera più completa il reale impatto dell’industria della calce sul rilascio atmosferico di biossido di carbonio. Dallo studio risulta che circa il 23-33% della calce utilizzata nel mercato UE carbonata, riassorbendo in questo modo una quota parte della CO2 emessa durante la calcinazione.

Il lavoro è disponibile in modalità open access al seguente link .

Il rapporto completo è invece disponibile al seguente link .

X Convegno dell’Associazione Rete Italiana LCA, resoconto!

Si è tenuto a Reggio Calabria dal 22 al 24 settembre il X convegno dell’Associazione Rete Italiana LCA con tematica: Innovazione e Circolarità: Il contributo del Life Cycle Thinking nel Green Deal per la neutralità climatica.

In tale occasione il gruppo AWARE ha presentato i seguenti lavori:

Federica Carollo: Life Cycle Costing della catena di gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Clicca qui per scaricare la presentazione

Francesco Campo: Life Cycle Assessment applied to Carbon Dioxide Removal processes: a literature review

Clicca qui per scaricare la presentazione

Durante il convegno sono stati presentati anche i lavori del GdL Gestione e Trattamento dei Rifiuti e del GdL DIRE co-coordinati da Lucia Rigamonti

La Conferenza si è chiusa con l’annuncio della prossima edizione, l’undicesima, si svolgerà a Palermo.

Influenza della tipologia di sacchetto nella filiera di gestione del rifiuto organico

Sono disponibili due nuove pubblicazioni che mostrano come l’intera filiera di trattamento del rifiuto organico sia significativamente influenzata dalla tipologia di sacchetto utilizzato per la raccolta. In particolare, è stato confrontato l’utilizzo di sacchetti in bioplastica con l’impiego di sacchetti in carta.

Il primo articolo, pubblicato sulla rivista Waste and Biomass Valorization e disponibile gratuitamente qui, è relativo alla componente sperimentale dell’analisi.

I risultati delle valutazioni mostrano importanti differenze nel comportamento dei sacchetti in carta e in bioplastica durante lo stoccaggio domestico del rifiuto e in prove di biometanazione in laboratorio.

Il secondo articolo, pubblicato sulla rivista Waste Management & Research e disponibile qui, è invece relativo all’analisi del ciclo di vita dell’intera filiera di gestione condotta comparando le due tipologie di sacchetto.

L’analisi è stata condotta con due approcci metodologici differenti. I sacchetti in carta permettono un’importante riduzione degli impatti ambientali della filiera rispetto ai sacchetti in bioplastica con l’approccio applicato nelle dichiarazioni ambientali di prodotto EPD (Environmental Product Declaration). Con la metodologia applicata negli studi sull’impronta ambientale dei prodotti PEF (Product Environmental Footprint), le differenze tra i due sistemi sono invece più ridotte.

Le opportunità di recupero dalle ceneri pesanti estratte a secco

Si terrà il 22 settembre un webinar sul recupero delle ceneri pesanti da incenerimento, con particolare attenzione alle opportunità offerte dall’estrazione a secco. Mario Grosso presenterà lo stato dell’arte, le prospettive e le criticità ancora da affrontare

Circolarità è sinonimo di sostenibilità?

Questa è una delle domande che hanno ispirato il discussion paper “Life cycle assessment and circularity indicators” recentemente pubblicato nella rivista internazionale The International Journal of Life Cycle Assessment. Altra tematica affrontata nell’articolo è il legame esistente tra LCA e indicatori di circolarità. Questi ultimi vengono sempre più utilizzati per scegliere tra diversi scenari all’interno del contesto dell’economia circolare: ma una scelta basata solo su tali indicatori assicura che lo scenario scelto oltre ad essere il più circolare sia anche ambientalmente sostenibile?

Trovate le risposte a queste domande nell’articolo, scaricabile gratuitamente qua

Novità e sfide dell’approccio LCT applicato alla gestione dei rifiuti

E’ ora disponibile l’ultimo numero della rivista Ingegneria dell’Ambiente, nel quale sono confluiti molti dei lavori presentati durante la quinta edizione della giornata di studio “Rifiuti e Life Cycle Thinking” tenutasi il 9 marzo 2021 e organizzata dal gruppo di ricerca AWARE in collaborazione con il Gruppo di Lavoro “Gestione e Trattamento dei Rifiuti” dell’Associazione Rete Italiana LCA. Il numero si apre con un editoriale che tratta delle novità e delle sfide dell’approccio Life Cycle Thinking applicato al settore della gestione dei rifiuti.

L’intero numero della rivista, così come tutti i singoli articoli, scaricabili gratuitamente, li trovate a questo link.

Trattamento e recupero delle ceneri pesanti da incenerimento

Vetro e metalli estratti dalle ceneri pesanti

Il 23 luglio verrà presentato, nel corso di un webinar organizzato da Utilitalia, la ricerca svolta dal centro MatER sul recupero delle ceneri pesanti da incenerimento di rifiuti. Lo studio ha analizzato lo stato dell’arte di processi e tecnologie, nonché alcuni casi di eccellenza in Italia e all’estero. E’ stata inoltre svolta un’analisi del ciclo di vita delle diverse alternative di recupero delle ceneri pesanti, con particolare riferimento al riutilizzo della frazione minerale.

Lo studio completo, il programma e il modulo di iscrizione al webinar sono raggiungibili da qua

SIDISA 2021 Torino, tornati in presenza!

L’undicesima edizione del SIDISA, il Simposio Internazionale di Ingegneria Sanitaria Ambientale, si è tenuta a Torino dal 29 giugno al 2 luglio, con un programma di quattro giorni ricco di presentazioni. Il simposio ha affrontato i temi della sostenibilità con un focus particolare sull’inquinamento delle acque, dei suoli, e sulla gestione dei rifiuti.

Il gruppo AWARE ha presentato i seguenti lavori:


Mario Grosso Assessing the role of the type of collection bag in the management of food waste
Lucia Rigamonti Life cycle analysis of the integration of a side-stream microalgae process into a municipal wastewater treatment plant
Lucia Rigamonti Packaging re-use in the circular economy: an LCA evaluation for the italian context
Francesco Campo Life cycle assessment of an innovative carbon dioxide removal process
Federica Carollo Life cycle costing of construction and demolition waste management chain
Giuseppe Cecere Life Cycle Assessment of Critical Raw Materials –an innovative flotation process

Come migliorare un sistema avanzato di gestione dei rifiuti?

Domanda non banale, a cui l’ultimo editoriale su Waste Management & Research a cura di Mario Grosso cerca di dare qualche risposta. Nell’attesa di un ripensamento complessivo dell’attuale sistema di produzione dei beni, esistono già soluzioni game changer o si può solo procedere per progressive ottimizzazioni?

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