
A questa domanda prova a rispondere l’ultimo editoriale di Waste Management & Research, scritto da Mario Grosso. Chiedendolo proprio a lei, e proponendole di confrontarlo con quanto invece scritto da autori in carne ed ossa, proprio in un precedente editoriale.
La conclusione è rassicurante e anche un po’ cerchiobottista, sottolineando l’importanza di combinare le informazioni generate dall’intelligenza artificiale con l’esperienza umana per creare contenuti che siano al tempo stesso esaustivi e fruibili. Elementare, no?
Il pezzo è disponibile gratuitamente qua.