Degradabilità di imballaggi a base carta per il food delivery

È online e pubblicato sul numero di settembre 2024 della rivista Bioresource technology l’articolo dal titolo “Degradation of paper-based boxes for food delivery in composting and anaerobic digestion tests”.

Nella ricerca è stata valutata la degradabilità di alcune scatole per il food delivery in sola carta e a base carta con film barriera quando sottoposti ai processi biologici di trattamento del rifiuto organico (compostaggio e digestione anaerobica).

La prova di compostaggio è stata svolta riproducendo le condizioni presenti negli impianti di trattamento industriali. Per le condizioni anaerobiche sono stati invece svolti test di biometanazione (BMP) e prove di co-digestione con il rifiuto alimentare in condizioni di semi-continuo per simulare le condizioni presenti negli impianti alla scala industriale.

Nelle prove di compostaggio, le scatole realizzate in sola carta sono risultate disintegrate e indistinguibili dal compost in tempi molto più brevi rispetto alle scatole con trattamento barriera (tra cui la scatola con film in PLA).

I risultati delle prove di BMP hanno mostrato una degradabilità della carta paragonabile a quella del rifiuto alimentare (superiore al 90%), mentre la degradabilità della scatola con film in PLA è risultata inferiore (75%). Inoltre, nelle prove in semicontinuo effettuate sulla vaschetta con film in PLA, sono stati riscontrati residui non degradati, costituiti dal film stesso.

Complessivamente, i risultati mostrano quindi l’elevata compatibilità della carta con i processi biologici di trattamento della frazione organica; al contrario, sono emerse criticità legate alla presenza di film barriera.

Per approfondire, la pubblicazione completa è disponibile a questo link.

New Research Publication: Socio-Economic Assessment of Emerging Mining Technologies

The mining industry faces significant losses in valuable minerals and metals smaller than 20 µm due to difficulty related to the recovery of this fraction. Current methods are often unable to recover these fine materials efficiently, leading to waste and reduced resource optimization. Our research focuses on the FineFuture emerging technology designed to address this issue by improving the beneficiation process for fine-grained mineral deposits, thereby promoting sustainability and enhancing economic efficiency within the industry.

The Social Hotspot assessment developed for the analysis, utilized the Product Social Impact Life Cycle Assessment (PSILCA) database to analyze social hotspots in the relevant industrial sector. In addition, a survey captured the viewpoints of technology developers regarding additional potential social risk and opportunities. The final results were defined by combining these two analyses, conducted according to the 2020 UNEP guidelines for Social Life Cycle Assessment of Products and Organizations.

For the economic assessment, the Material Flow Cost Accounting (MFCA) methodology (ISO14051) was applied, considering material costs, system costs, energy costs, and waste management costs for both the current situation and a future industrial-scale scenario.

For a more in-depth analysis and a comprehensive review of our findings, we invite you to read the full paper, available at the International Journal of Life Cycle Assessment. Click here to access the article.

7° Convegno MatER: Call for abstract aperta

Il Centro Studi MatER organizza il 7° Convegno MatER che si terrà a Piacenza dal 9 all’11 giugno 2025. In linea con lo spirito del MatER, l’evento mira a fornire una rappresentazione rigorosa e obiettiva delle tecnologie e delle politiche per il recupero di materia ed energia dai rifiuti, contribuendo così alla transizione verso una gestione sostenibile dei rifiuti.

Il convegno fornirà un aggiornamento sulle ultime tendenze in merito ad aspetti strategici, tecnologici, scientifici e normativi e sarà un’occasione di confronto tra università, associazioni e aziende che operano nel campo del trattamento dei rifiuti.

Qui tutti i dettagli per l’invio degli abstract!

88th LCA Discussion Forum: Frontiers in Life Cycle Sustainability Assessment – How can Life Cycle Thinking embrace the Triple Bottom Line?

Friday, 22 November 2024
Location: Wädenswil, Campus Grüental, Aula in GA 203

Life cycle-based approaches have an important role to play in assessing scenarios on how we can enable humanity to thrive in a socially just space that respects the ecological ceilings of our planet.

The conceptual framework, that combines social, environmental as well as economic impacts, is Life Cycle Sustainability Assessment (LCSA) as a combination of environmental LCA, social LCA and Life Cycle Costing.

LCSA has been introduced more than 15 years ago. Its concept is easily explained, but it is difficult to operationalise, with one of the main challenges being the harmonisation and integration of these three assessments.

This LCA discussion forum will summarise the developments in the LCSA methodology in the last 15 years, show the current state of operationalisation of the LCSA methodology including specific examples as well as identify needs for future developments and research in order to further develop the LCSA methodology.

We look forward to welcoming you at the Campus Grüental in Wädenswil.

Here you can find all the additional information!

René Itten, Zurich University of Applied Sciences (ZHAW)
Thomas Sonderegger, Ecoinvent
Giuseppe Cecere & Lucia Rigamonti, Politecnico di Milano

7ª Giornata di studio “Rifiuti e Life Cycle Thinking” – Locandina e apertura iscrizioni

Sono aperte le iscrizioni per la settima edizione della Giornata di Studio “Rifiuti e Life Cycle Thinking”, dedicata alla presentazione e discussione di lavori sul tema: “Avanzamenti metodologici e applicazioni innovative delle metodologie basate sul concetto del ciclo di vita per una gestione sostenibile dei rifiuti e delle risorse”.

L’evento si svolgerà il 28 gennaio 2025 presso l’Aula Magna del Campus Leonardo – Politecnico di Milano.

La scadenza per l’invio degli abstract è fissata per il 15 novembre 2024

Clicca qui per scaricare la locandina con tutti i dettagli.

Microalghe per la depurazione di acque reflue: analisi LCA

È online e pubblicato sulla rivista Waste and Biomass Valorization l’articolo dal titolo “Life Cycle Assessment of Microalgal Biomass Valorization from a Wastewater Treatment Process”. Il lavoro ha come obiettivo, tramite analisi LCA, di valutare le implicazioni, in termini di impatto ambientale, dell’accoppiamento tra un sistema di depurazione delle acque reflue e il processo di coltivazione microalgale. Inoltre, lo studio ha analizzato diverse strategie tramite cui poter valorizzare la biomassa algale, così da renderla risorsa anziché scarto di processo. Tra le strategie analizzate, si è voluto dare rilievo alla possibilità di utilizzare la biomassa algale per la produzione di biostimolanti, prodotti che attualmente stanno avendo grande successo nel settore agricolo per i numerosi benefici che sono in grado di apportare: sviluppo di un sistema radicale forte e di un microbiota del terreno dinamico, aumento dell’efficienza di utilizzo dei macronutrienti presenti nel terreno e della resistenza delle colture agli stress di tipo abiotico.

Dai risultati dello studio è stato possibile concludere che il sistema integrato di depurazione e coltivazione algale ha le potenzialità per ridurre gli impatti ambientali rispetto ad un sistema di depurazione tradizionale, in particolare grazie all’inclusione delle strategie di valorizzazione della biomassa. Inoltre, essendo state testate due modalità di modellizzazione per quanto riguarda i benefici riconducili ai biostimolanti, emerge come tale scelta influenzi i risultati e, quindi, le conclusioni.

Il lavoro è parte dell’attività svolta nell’ambito del progetto Ecosister, progetto finanziato dal Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione
4 Istruzione e ricerca – Componente 2).

Per approfondire, la pubblicazione completa è disponibile a questo link

Il ciclo di vita del riutilizzo promosso dai centri del riuso: disponibile la pubblicazione in italiano

La Direttiva Quadro Rifiuti stabilisce un quadro giuridico comune a livello europeo per la gestione dei rifiuti, definendo una gerarchia di priorità nella quale il riutilizzo assume un ruolo chiave, collocandosi tra le misure di prevenzione e favorendo la transizione da un’economia lineare a un’economia circolare. Emerge così l’importanza dei centri del riuso nel prolungare la vita utile dei beni, intercettandoli prima che diventino rifiuti e rendendoli disponibili ad altri utenti.

Da questa premessa emergono due domande: il riuso di prodotti offre realmente un beneficio ambientale concreto? E quali sono gli elementi più significativi che influenzano tale potenziale beneficio, richiedendo eventualmente regolamentazioni o interventi? La risposta a questi interrogativi è esplorata nella pubblicazione italiana dal titolo “Quantificazione delle prestazioni ambientali della pratica del riutilizzo promossa dai centri del riuso tramite metodologia LCA”, disponibile sulla rivista Ingegneria dell’Ambiente (volume 11, numero 2, anno 2024).

Il fulcro dello studio è stato definire una metodologia di analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) della pratica del riutilizzo promossa dai centri del riuso, analizzandone le caratteristiche specifiche. Sono stati definiti parametri chiave per l’analisi, come i tassi di sostituzione, di qualità e di prestazione energetica. La metodologia è stata applicata a un caso di studio, il centro del riuso Panta Rei di Vimercate (MB), per valutare se e in che misura il riutilizzo praticato nel 2022 abbia portato i benefici ambientali previsti. È emerso che il beneficio ambientale associato al riutilizzo di un singolo bene, e di conseguenza all’attività di un centro del riuso, non è automaticamente garantito, ma dipende da diversi fattori, tra cui i più significativi sono risultati il tasso di sostituzione, che indica se l’acquisto di un bene usato sostituisce effettivamente l’acquisto di un bene nuovo, e la distanza tra il centro del riuso e l’abitazione del secondo utente. In generale, lo studio ha sottolineato il ruolo cruciale del consumatore nel contesto del riutilizzo, evidenziando l’importanza di includere questo aspetto in un’analisi completa del ciclo di vita.

La pubblicazione è scaricabile gratuitamente qui.

Sintesi dei risultati principali del caso di studio. Le 16 categorie d’impatto esaminate sono quelle previste dal metodo di caratterizzazione Environmental Footprint 3.1. Il tasso di sostituzione tA,s  è stato ottenuto, per lo scenario base e dove indicato come “effettivo”, tramite un questionario somministrato a un campione di 577 utenti del centro del riuso.

Imballaggi, LCA e cooperazione nella sessione di luglio

Il mio lavoro di tesi ha riguardato la valutazione di riciclabilità dei blister farmaceutici in alluminio, in particolare il confronto tra materiale convenzionale e soluzione innovativa senza PVC. A differenza della soluzione standard, che presenta quantitativi di polivinilcloruro (PVC) rilevanti, la soluzione innovativa senza PVC è costituita da polipropilene (PP) e da un maggior contenuto di alluminio. Per valutare la quantità di alluminio riciclabile contenuto nei blister post-consumo è stato fondamentale ricostruire uno spaccato del sistema di gestione dei rifiuti da blister analizzando anche le fasi di raccolta e di selezione. Le prove sperimentali, condotte a scala di laboratorio, hanno evidenziato come l’adozione di un materiale plastico alternativo al PVC e il maggior contenuto di alluminio dei blister innovativi abbiano consentito di migliorare il tasso di riciclo, passando la 40% al 57% del materiale in ingresso al sistema.

Laura Nasi

La mia tesi valuta nuove modalità di raccolta per i cartoni per bevande (CpB), il cui riciclo completo è possibile solo in cartiere specializzate. L’implementazione di sistemi di raccolta incentivata tramite eco-compattatori (ECP) o di deposito cauzionale tramite Reverse Vending Machines (RVM) rappresenta una potenziale soluzione per incrementare i tassi di raccolta e migliorare l’efficienza del riciclo. Attraverso l’analisi dei punti di break even, la Material Flow Analysis (MFA) e la valutazione degli indicatori ambientali, è stato evidenziato che scenari con obiettivi di raccolta equivalenti nei due sistemi considerati consentono di raggiungere prestazioni simili.
Tuttavia, ulteriori aspetti, come la motivazione economica, devono essere considerati per individuare le strategie ottimali.

Anna Gatti

Food loss and waste represent a significant global challenge that affects climate change, hunger, and farmers’ incomes. Implementing innovative technology in agriculture can transform how we produce, manage, and distribute food, significantly reducing waste both before and after harvest.

This thesis presents two Life Cycle Assessments (LCAs) of projects focused on reducing food waste and evaluating their environmental impacts.

The first project focuses on implementing a platform to predict the ripeness of tomatoes in Lithuania’s greenhouse fields. It shows that the platform needs to reduce waste caused by ripeness by 8% to reduce emissions in the 18 impact categories by more than 10%.

The second project involves the implementation of a mobile factory to transform excess pears into juice. This project demonstrates significant potential for reducing food waste. Regarding environmental impacts, the mobile factory could perform better in all impact categories by using biomethane instead of diesel.

Ali Issa

This thesis, titled ‘Design of a Composting Plant in Rashaya Al Foukhar – Lebanon,’ addresses the pressing issue of municipal solid waste management in areas with inadequate infrastructure. Focusing on Rashaya Al Foukhar, a town in southern Lebanon known for its agricultural activities, the study designs a sustainable composting facility to transform organic waste into valuable compost. By integrating economic, social, and environmental considerations, the proposed facility aims to support local agriculture and reduce environmental impacts. Key design features include a rainwater harvesting system to ensure sustainability in Lebanon’s arid climate. This research aspires to provide a replicable model for similar initiatives in Lebanon and beyond.

Antoine Mhanna

Save the date: 7ª Giornata di studio “Rifiuti e Life Cycle Thinking”

Siamo lieti di annunciarvi che il gruppo AWARE organizzerà la settima edizione della Giornata di studio “Rifiuti e Life Cycle Thinking”. L’evento si terrà il 28 gennaio 2025 presso il Politecnico di Milano.

Per dare un’occhiata alla precedente edizione qui troverete un resoconto delle attività e degli interventi.

Per rimanere aggiornati su tutte le novità del gruppo potete iscrivervi alla newsletter qui.

Segnate la data sul vostro calendario e unitevi a noi per una giornata di studio e condivisione!

A Rodi per parlare di gestione sostenibile dei rifiuti

Dal 19 al 22 giugno 2024 si è tenuta a Rodi l’11th International Conference on Sustainable Solid Waste Management organizzata dalla National Technical University of Athens.

La conferenza aveva come obiettivo affrontare l’importante questione della gestione sostenibile dei rifiuti solidi attraverso la promozione di pratiche sicure e tecnologie efficaci, andando a stimolare l’interesse di scienziati e cittadini e informarli sugli ultimi sviluppi nel campo della gestione dei rifiuti solidi urbani. La conferenza, con quasi 1000 partecipanti, ha trattato, tra le altre, le seguenti tematiche: prevenzione dei rifiuti, trattamenti biologici, promozione del riciclaggio, tecnologie di termovalorizzazione e recupero energetico, tecnologie intelligenti per la gestione dei rifiuti, gestione di rifiuti da costruzione e demolizione e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, biotecnologie. Il programma della conferenza e i relativi atti sono disponibili sul sito della conferenza.

AWARE ha partecipato con una presentazione relativa alla quantificazione degli impatti e benefici ambientali associati al riutilizzo di prodotti tramite i centri del riuso. L’abstract del lavoro è disponibile qua.