Integrazione e sviluppi metodologici di strumenti LCT-based e applicazioni al territorio

Il 28 novembre 2024 si terrà un webinar dedicato agli sviluppi metodologici degli strumenti basati sul Life Cycle Thinking (LCT) . L’evento è organizzato dal Gruppo di Lavoro DIRE (Development and Improvement of LCA methodology: Research and Exchange of experiences) dell’Associazione Rete Italiana LCA.

Nel webinar saranno esplorati due temi chiave: l’integrazione e sviluppo di strumenti basati sull’approccio del ciclo di vita e l’applicazione al territorio degli stessi. Per ciò che riguarda il gruppo AWARE, Lucia Rigamonti parteciperà al webinar in veste di coordinatrice del gruppo di lavoro DIRE, mentre Stefano Puricelli illustrerà un recente metodo per lo svolgimento di studi LCSA (Life Cycle Sustainability Assessment).

Per ulteriori informazioni sulle presentazioni e le modalità di partecipazione siete invitati a consultare il programma dettagliato dell’evento, qui sotto.

È nata la Polimi LCA network!

Il 13 novembre presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano – campus Leonardo verrà presentata la “Polimi LCA network”, ossia una nuova rete interna all’Ateneo che riunisce ricercatori e professori accomunati dall’applicazione della metodologia Life Cycle Assessment (LCA) in diversi ambiti. La LCA rappresenta ad oggi uno strumento di supporto alle decisioni sul quale converge ampio accordo per l’attuazione di interventi e politiche che guidino verso uno sviluppo sostenibile sia ambientalmente che socialmente ed economicamente. La rete, nata su iniziativa del nostro gruppo di ricerca AWARE (Assessment on WAste and REsources), coinvolge al momento sette Dipartimenti dell’Ateneo (DABC, DCMC, DEIB, DICA, Dip. di Design, Dip. di Energia, Dip. di Meccanica).

Il programma dell’evento e il modulo per l’iscrizione sono disponibili qua.

12° CONVEGNO DI APPROFONDIMENTO SEAM

Il giorno 18 ottobre si è tenuto presso Rovellasca (CO) il 12° Convegno organizzato dalla Società di ingegneria SEAM dal titolo “VERSO LA NEUTRALITÀ ENERGETICA – Innovazioni e strategie per la riduzione dell’impronta di carbonio nel trattamento delle acque reflue

L’obiettivo del convegno è stato quello di esplorare soluzioni innovative e strategie efficaci per ridurre l’impronta di carbonio e l’impatto ambientale nel settore di trattamento delle acque reflue, evidenziando l’importanza della collaborazione e dell’innovazione tecnologica per raggiungere la neutralità energetica nel settore, come prospettato dalla nuova Urban Waste Water Treatment Directive (UWWTD).

Il gruppo di ricerca AWARE ha partecipato al convegno con una presentazione sulle generalità della metodologia LCA applicata alla depurazione delle acque reflue. La presentazione è visibile qui

Degradabilità di imballaggi a base carta per il food delivery

È online e pubblicato sul numero di settembre 2024 della rivista Bioresource technology l’articolo dal titolo “Degradation of paper-based boxes for food delivery in composting and anaerobic digestion tests”.

Nella ricerca è stata valutata la degradabilità di alcune scatole per il food delivery in sola carta e a base carta con film barriera quando sottoposti ai processi biologici di trattamento del rifiuto organico (compostaggio e digestione anaerobica).

La prova di compostaggio è stata svolta riproducendo le condizioni presenti negli impianti di trattamento industriali. Per le condizioni anaerobiche sono stati invece svolti test di biometanazione (BMP) e prove di co-digestione con il rifiuto alimentare in condizioni di semi-continuo per simulare le condizioni presenti negli impianti alla scala industriale.

Nelle prove di compostaggio, le scatole realizzate in sola carta sono risultate disintegrate e indistinguibili dal compost in tempi molto più brevi rispetto alle scatole con trattamento barriera (tra cui la scatola con film in PLA).

I risultati delle prove di BMP hanno mostrato una degradabilità della carta paragonabile a quella del rifiuto alimentare (superiore al 90%), mentre la degradabilità della scatola con film in PLA è risultata inferiore (75%). Inoltre, nelle prove in semicontinuo effettuate sulla vaschetta con film in PLA, sono stati riscontrati residui non degradati, costituiti dal film stesso.

Complessivamente, i risultati mostrano quindi l’elevata compatibilità della carta con i processi biologici di trattamento della frazione organica; al contrario, sono emerse criticità legate alla presenza di film barriera.

Per approfondire, la pubblicazione completa è disponibile a questo link.

New Research Publication: Socio-Economic Assessment of Emerging Mining Technologies

The mining industry faces significant losses in valuable minerals and metals smaller than 20 µm due to difficulty related to the recovery of this fraction. Current methods are often unable to recover these fine materials efficiently, leading to waste and reduced resource optimization. Our research focuses on the FineFuture emerging technology designed to address this issue by improving the beneficiation process for fine-grained mineral deposits, thereby promoting sustainability and enhancing economic efficiency within the industry.

The Social Hotspot assessment developed for the analysis, utilized the Product Social Impact Life Cycle Assessment (PSILCA) database to analyze social hotspots in the relevant industrial sector. In addition, a survey captured the viewpoints of technology developers regarding additional potential social risk and opportunities. The final results were defined by combining these two analyses, conducted according to the 2020 UNEP guidelines for Social Life Cycle Assessment of Products and Organizations.

For the economic assessment, the Material Flow Cost Accounting (MFCA) methodology (ISO14051) was applied, considering material costs, system costs, energy costs, and waste management costs for both the current situation and a future industrial-scale scenario.

For a more in-depth analysis and a comprehensive review of our findings, we invite you to read the full paper, available at the International Journal of Life Cycle Assessment. Click here to access the article.

7° Convegno MatER: Call for abstract aperta

Il Centro Studi MatER organizza il 7° Convegno MatER che si terrà a Piacenza dal 9 all’11 giugno 2025. In linea con lo spirito del MatER, l’evento mira a fornire una rappresentazione rigorosa e obiettiva delle tecnologie e delle politiche per il recupero di materia ed energia dai rifiuti, contribuendo così alla transizione verso una gestione sostenibile dei rifiuti.

Il convegno fornirà un aggiornamento sulle ultime tendenze in merito ad aspetti strategici, tecnologici, scientifici e normativi e sarà un’occasione di confronto tra università, associazioni e aziende che operano nel campo del trattamento dei rifiuti.

Qui tutti i dettagli per l’invio degli abstract!

88th LCA Discussion Forum: Frontiers in Life Cycle Sustainability Assessment – How can Life Cycle Thinking embrace the Triple Bottom Line?

Friday, 22 November 2024
Location: Wädenswil, Campus Grüental, Aula in GA 203

Life cycle-based approaches have an important role to play in assessing scenarios on how we can enable humanity to thrive in a socially just space that respects the ecological ceilings of our planet.

The conceptual framework, that combines social, environmental as well as economic impacts, is Life Cycle Sustainability Assessment (LCSA) as a combination of environmental LCA, social LCA and Life Cycle Costing.

LCSA has been introduced more than 15 years ago. Its concept is easily explained, but it is difficult to operationalise, with one of the main challenges being the harmonisation and integration of these three assessments.

This LCA discussion forum will summarise the developments in the LCSA methodology in the last 15 years, show the current state of operationalisation of the LCSA methodology including specific examples as well as identify needs for future developments and research in order to further develop the LCSA methodology.

We look forward to welcoming you at the Campus Grüental in Wädenswil.

Here you can find all the additional information!

René Itten, Zurich University of Applied Sciences (ZHAW)
Thomas Sonderegger, Ecoinvent
Giuseppe Cecere & Lucia Rigamonti, Politecnico di Milano

7ª Giornata di studio “Rifiuti e Life Cycle Thinking” – Locandina e apertura iscrizioni

Sono aperte le iscrizioni per la settima edizione della Giornata di Studio “Rifiuti e Life Cycle Thinking”, dedicata alla presentazione e discussione di lavori sul tema: “Avanzamenti metodologici e applicazioni innovative delle metodologie basate sul concetto del ciclo di vita per una gestione sostenibile dei rifiuti e delle risorse”.

L’evento si svolgerà il 28 gennaio 2025 presso l’Aula Magna del Campus Leonardo – Politecnico di Milano.

La scadenza per l’invio degli abstract è fissata per il 15 novembre 2024

Clicca qui per scaricare la locandina con tutti i dettagli.

Microalghe per la depurazione di acque reflue: analisi LCA

È online e pubblicato sulla rivista Waste and Biomass Valorization l’articolo dal titolo “Life Cycle Assessment of Microalgal Biomass Valorization from a Wastewater Treatment Process”. Il lavoro ha come obiettivo, tramite analisi LCA, di valutare le implicazioni, in termini di impatto ambientale, dell’accoppiamento tra un sistema di depurazione delle acque reflue e il processo di coltivazione microalgale. Inoltre, lo studio ha analizzato diverse strategie tramite cui poter valorizzare la biomassa algale, così da renderla risorsa anziché scarto di processo. Tra le strategie analizzate, si è voluto dare rilievo alla possibilità di utilizzare la biomassa algale per la produzione di biostimolanti, prodotti che attualmente stanno avendo grande successo nel settore agricolo per i numerosi benefici che sono in grado di apportare: sviluppo di un sistema radicale forte e di un microbiota del terreno dinamico, aumento dell’efficienza di utilizzo dei macronutrienti presenti nel terreno e della resistenza delle colture agli stress di tipo abiotico.

Dai risultati dello studio è stato possibile concludere che il sistema integrato di depurazione e coltivazione algale ha le potenzialità per ridurre gli impatti ambientali rispetto ad un sistema di depurazione tradizionale, in particolare grazie all’inclusione delle strategie di valorizzazione della biomassa. Inoltre, essendo state testate due modalità di modellizzazione per quanto riguarda i benefici riconducili ai biostimolanti, emerge come tale scelta influenzi i risultati e, quindi, le conclusioni.

Il lavoro è parte dell’attività svolta nell’ambito del progetto Ecosister, progetto finanziato dal Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione
4 Istruzione e ricerca – Componente 2).

Per approfondire, la pubblicazione completa è disponibile a questo link

Il ciclo di vita del riutilizzo promosso dai centri del riuso: disponibile la pubblicazione in italiano

La Direttiva Quadro Rifiuti stabilisce un quadro giuridico comune a livello europeo per la gestione dei rifiuti, definendo una gerarchia di priorità nella quale il riutilizzo assume un ruolo chiave, collocandosi tra le misure di prevenzione e favorendo la transizione da un’economia lineare a un’economia circolare. Emerge così l’importanza dei centri del riuso nel prolungare la vita utile dei beni, intercettandoli prima che diventino rifiuti e rendendoli disponibili ad altri utenti.

Da questa premessa emergono due domande: il riuso di prodotti offre realmente un beneficio ambientale concreto? E quali sono gli elementi più significativi che influenzano tale potenziale beneficio, richiedendo eventualmente regolamentazioni o interventi? La risposta a questi interrogativi è esplorata nella pubblicazione italiana dal titolo “Quantificazione delle prestazioni ambientali della pratica del riutilizzo promossa dai centri del riuso tramite metodologia LCA”, disponibile sulla rivista Ingegneria dell’Ambiente (volume 11, numero 2, anno 2024).

Il fulcro dello studio è stato definire una metodologia di analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) della pratica del riutilizzo promossa dai centri del riuso, analizzandone le caratteristiche specifiche. Sono stati definiti parametri chiave per l’analisi, come i tassi di sostituzione, di qualità e di prestazione energetica. La metodologia è stata applicata a un caso di studio, il centro del riuso Panta Rei di Vimercate (MB), per valutare se e in che misura il riutilizzo praticato nel 2022 abbia portato i benefici ambientali previsti. È emerso che il beneficio ambientale associato al riutilizzo di un singolo bene, e di conseguenza all’attività di un centro del riuso, non è automaticamente garantito, ma dipende da diversi fattori, tra cui i più significativi sono risultati il tasso di sostituzione, che indica se l’acquisto di un bene usato sostituisce effettivamente l’acquisto di un bene nuovo, e la distanza tra il centro del riuso e l’abitazione del secondo utente. In generale, lo studio ha sottolineato il ruolo cruciale del consumatore nel contesto del riutilizzo, evidenziando l’importanza di includere questo aspetto in un’analisi completa del ciclo di vita.

La pubblicazione è scaricabile gratuitamente qui.

Sintesi dei risultati principali del caso di studio. Le 16 categorie d’impatto esaminate sono quelle previste dal metodo di caratterizzazione Environmental Footprint 3.1. Il tasso di sostituzione tA,s  è stato ottenuto, per lo scenario base e dove indicato come “effettivo”, tramite un questionario somministrato a un campione di 577 utenti del centro del riuso.