C’è molta apprensione tra gli operatori del settore per l’imminente scadenza del 5 luglio, quando potrebbe cambiare la classificazione delle ceneri pesanti da incenerimento dei rifiuti. Il legislatore europeo sembra voler utilizzare un bazooka per colpire un innocuo topolino, ma contestualmente lascia aperta la porta a proposte, suggerimenti ed “interpretazioni” da parte degli Stati Membri.
Intanto anche in Italia esiste una efficace filiera di recupero di questi residui, perfettamente inquadrata nei dettami dell’Economia Circolare.
Qua sotto l’opinione di Mario Grosso, presentata al Workshop ANPAR presso la manifestazione Ravenna 2018.