È stato pubblicato sulla rivista scientifica Cleaner Environmental Systems un nuovo articolo dal titolo “Revisiting the challenges of ozone depletion in life cycle assessment“. L’articolo si è prefisso di valutare lo stato dell’arte della scienza sull’ozono stratosferico per quanto pertiene alle valutazioni del ciclo di vita. I risultati principali hanno sottolineato la necessità di:
- aggiornamenti regolari dei database per LCA in linea con il Protocollo di Montreal;
- aggiornamenti dei modelli di caratterizzazione con le più recenti pubblicazioni dell’Organizzazione Metereologica Mondiale;
- espansione delle sostanze caratterizzate nei metodi di valutazione degli impatti;
- inclusione di una gamma più ampia di effetti nei modelli di caratterizzazione endpoint.
Includere tutti gli effetti relativi a una singola sostanza rappresenta una grande sfida, richiedendo ingenti quantità di dati aggiuntivi e tecniche di modellizzazione per tenere conto degli effetti sinergici e antagonistici con altre categorie di impatto, come il cambiamento climatico. Pertanto, la collaborazione tra varie comunità scientifiche, inclusi esperti di scienze atmosferiche ed ambientali, è essenziale.
Il lavoro è frutto di una collaborazione tra il gruppo di ricerca EVERGi dell’Università VUB di Bruxelles, il gruppo di ricerca AWARE, il centro di ricerca belga VITO/EnergyVille e l’istituto CML dell’Università di Leida.
Qui è possibile leggere la pubblicazione.