Editoria scolastica e impatti ambientali: una nuova pubblicazione

L’industria dell’editoria scolastica, tradizionalmente basata su copie cartacee, è da tempo indirizzata verso la progressiva digitalizzazione del materiale di apprendimento. Al momento, infatti, il materiale più adottato è rappresentato da libri in modalità mista, che prevedono la vendita contestuale di una copia cartacea e di un e-book multimediale contenente le stesse pagine del cartaceo e altri contenuti digitali integrativi.

Il gruppo editoriale Zanichelli si è recentemente attivato con AWARE per svolgere una valutazione degli impatti ambientali associati all’intera filiera produttiva, distributiva e d’uso del proprio prodotto scolastico, con lo scopo di rafforzare la propria presa di coscienza sull’impronta ecologica aziendale e di diffondere, al contempo, la consapevolezza dei carichi ambientali di un libro scolastico anche tra gli studenti e gli insegnanti.

È ora disponibile sulla rivista Ingegneria dell’Ambiente (Volume 9, numero 2, anno 2022) una nuova pubblicazione del gruppo di ricerca AWARE di dettaglio sullo studio svolto (scaricabile gratuitamente qui).

Gli impatti ambientali del libro misto, nello scenario d’uso attuale dell’e-book (scaricamento su dispositivo personale di un ottavo dell’e-book e sua consultazione per il 5% del tempo di apprendimento), sono principalmente associati al ciclo di vita del libro cartaceo, soprattutto alla produzione di carta vergine patinata per la sua realizzazione. Attualmente l’e-book è poco sfruttato e di conseguenza il suo carico ambientale è ridotto. Tuttavia, se l’e-book venisse utilizzato al massimo delle sue potenzialità, gli impatti complessivi del libro misto subirebbero un aumento importante nelle categorie di impatto analizzate, oscillante tra il +17% e il +229%. Questo perché un e-book, pur non richiedendo un trasporto fisico su strada, deve essere comunque trasferito all’utente per via digitale con un conseguente consumo di energia elettrica; la sua consultazione richiede, inoltre, l’uso di un dispositivo elettronico, la cui produzione, seppur allocata tra diverse funzioni, impatta significativamente in determinate categorie di impatto a causa dell’acquisizione di materie prime anche preziose (oro e rame).

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