Economia circolare, materiali permanenti e limiti del riciclo: a che punto siamo e quali prospettive?

Un nuovo editoriale su Waste Management & Research che, partendo dal concetto dei “materiali permanenti”, introduce alcune riflessioni su elementi di criticità nel riciclo dei materiali. Scritto in collaborazione con Monia Niero della DTU.

Disponibile qui

Connessioni esistenti tra società e materiali

AWARE ha partecipato all’undicesima edizione della conferenza internazionale “Society and Materials” (SAM 11), evento tenutosi in Norvegia nella cittadina di Trondheim dal 15 al 16 maggio 2017. Lucia Rigamonti ha presentato, all’interno della sessione dedicata a nuovi sviluppi della metodologia LCA, una proposta innovativa per il calcolo del rapporto di sostituzione tra prodotti derivanti dalle attività di riciclo e prodotti primari da materie prime vergini, da utilizzarsi all’interno degli studi di analisi di ciclo di vita applicati alla gestione dei rifiuti. La presentazione è disponibile qua

Assegnato il Premio Giovani Ricercatori LCA 2017: AWARE in prima linea!

Il 22 e 23 giugno si è svolto a Siena l’XI convegno della Rete Italiana LCA , nell’ambito del quale si è anche tenuta la premiazione dei primi tre classificati al ‘Premio Giovani Ricercatori LCA’, giunto quest’anno all’ottava edizione.

Fra i premiati anche Simone Nessi di AWARE, che si è classificato al primo posto con una ricerca intitolata ‘Packaging solutions for food waste prevention: a methodological framework for LCA-modelling’. Al secondo posto Laura Zanchi dell’Università di Firenze (con una ricerca dal titolo ‘Life Cycle Sustainability Assessment advancements in the automotive lightweight design’) e al terzo Carla Tagliaferri dell’University College London (Life cycle assessment of shale gas in the UK).

I vincitori hanno avuto la possibilità di presentare la propria ricerca in una sessione dedicata del convegno, tenutasi al termine della giornata di giovedì 22 giugno nella ‘bollente’ aula magna del complesso didattico di Pian dei Mantellini. La splendida cornice medievale, a due passi da una vista mozzafiato sulle colline senesi, compensava però ampiamente la calura.

I premi conferiti sono volti a incoraggiare e sostenere giovani ricercatori che si siano particolarmente distinti per contributi originali e innovativi nel campo delle valutazioni di sostenibilità tramite metodologie operanti nell’ottica del Life Cycle Thinking (LCT). In particolare, vengono prese in considerazione ricerche relative a sviluppi di natura metodologica nei più svariati campi d’applicazione dell’LCT.

Simbiosi industriale

Il Network Italiano di Simbiosi Industriale – Symbiosis Users Network (SUN) – si è costituito e strutturato di recente ed ha come obiettivi, tra gli altri, quelli di promuovere l’eco-innovazione e la transizione verso l’economia circolare tramite l’applicazione della simbiosi industriale, promuovere la collaborazione dei diversi operatori, pubblici e privati, sul tema della simbiosi industriale e promuovere la raccolta e la condivisione di esperienze, l’esame di problematiche, lo sviluppo di opportunità a livello economico, territoriale e sociale sempre sui temi della simbiosi industriale. Il LEAP è parte di SUN e l’ing. Rigamonti è il responsabile designato dal LEAP per la gestione delle attività connesse a tale network.

SUN organizza il suo primo convegno, che si svolgerà il 25 ottobre 2017 a Roma presso la sede ENEA. E’ aperta la call for papers per il convegno, intitolato “Metodi e strumenti operativi per l’applicazione della simbiosi industriale. Casi di successo e business cases”. Tutte le informazioni si possono trovare in questa pagina.

Convegno sulla prevenzione dello spreco alimentare: resoconto e presentazioni

Nel corso del seminario, tenutosi il 6 Giugno presso il Politecnico di Milano nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, sono stati innanzitutto descritti i principali obiettivi e le attività del progetto “REDUCE”, sostenuto dal Ministero dell’Ambiente per contribuire alla prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari a livello nazionale.
Il seminario si è poi focalizzato sulla presentazione delle attività di ricerca di “REDUCE” specificamente coordinate dal gruppo AWARE (Assessment on WAste and REsources) del Dipartimento di Ingegneria Ambientale e Civile del Politecnico di Milano.
Un primo intervento, tenuto da Camilla Tua, ha descritto una metodologia di indagine formulata per la quantificazione dello spreco alimentare presso gli impianti di trattamento del rifiuto urbano. In dettaglio, sono stati esposti i criteri di scelta degli impianti, le procedure adottate, le definizioni di riferimento e i risultati preliminari delle campagne di analisi. In accordo con i primi dati acquisiti per il Nord Italia, ogni cittadino genererebbe nel rifiuto urbano circa 100 kg/anno di scarto alimentare, di cui quasi 30 kg/anno di tipologia evitabile con predominanza di prodotti ortofrutticoli e di panetteria.
Il secondo intervento di Simone Nessi si è focalizzato, invece, sulla valutazione preliminare degli impatti ambientali associati allo spreco alimentare presente nel rifiuto urbano. La valutazione è condotta secondo la metodologia consolidata di Life Cycle Assessment, che permette di includere nella quantificazione le emissioni e i consumi di materia e di energia associati all’intero ciclo di vita dei prodotti alimentari.

Al termine del seminario sul progetto REDUCE, è stato organizzato un aperitivo “a spreco zero”, con stuzzichini finger food e valorizzazione di “prodotti alimentari di scarto” quali composta di buccia di melone e chips di bucce di patata.

Nel corso dell’evento è stata anche presentata l’installazione multimediale “Boll, Io e Loro” dell’artista Paolo Scoppola. L’artista realizzerà a breve un’opera specificatamente dedicata al tema dello spreco alimentare come attività di sensibilizzazione all’interno del progetto REDUCE. L’opera dovrebbe essere installata presso FICO Eataly World, un parco tematico in fase di realizzazione che si propone di diventare la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’agroalimentare.

Sono disponibili le presentazioni:

Grosso – Introduzione

Falasconi REDUCE

Tua – analisi dello spreco alimentare nel rifiuto urbano

Nessi Impatti spreco

 

Fare i conti con l’ambiente: gestione dei rifiuti C&D

AWARE ha partecipato alla decima edizione di “FARE I CONTI CON L’AMBIENTE”, evento tenutosi a Ravenna dal 17 al 19 maggio 2017. Lucia Rigamonti ha presentato, all’interno delle giornate organizzate da ANPAR (Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati), lo studio di Life Cycle Assessment (LCA) condotto per Regione Lombardia avente come obiettivo la valutazione degli impatti ambientali del sistema di gestione dei rifiuti da demolizione e costruzione (C&D) attualmente implementato in Regione. La presentazione è disponibile qua

Con FUNASA per migliorare la gestione dei rifiuti in Brasile

AWARE ha partecipato a un incontro con i tecnici della Funasa (Fundação Nacional de Saúde) a Brasilia, per avviare un rapporto di cooperazione con il DICA del Politecnico, anche sul tema della gestione dei rifiuti.

Funasa è un’agenzia governativa che si occupa di tematiche di risanamento e tutela della salute per le sole città di dimensione inferiore ai 50.000 abitanti. Queste sono circa 5.000, per un totale di 65 milioni di abitanti.

In Brasile la quasi totalità dei rifiuti urbani raccolti (che non coincidono con quelli effettivamente prodotti!) viene smaltita in discarica. Delle discariche censite recentemente da Funasa, solo il 20% sono risultate in condizioni adeguate. C’è dunque molto lavoro da fare, sui temi della prevenzione, del riutilizzo, della raccolta dell’organico e del risanamento delle discariche esistenti.

Prevenzione dello spreco alimentare: i primi risultati del progetto REDUCE

Si terrà il 6 Giugno alle 16.30 a Milano, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, il Convegno:

“Prevenzione dello spreco alimentare: i primi risultati del progetto REDUCE”

Programma e informazioni sono disponibili qua.

A conclusione sarà offerto un aperitivo “Sprecozero”, con contestuale presentazione dell’opera/installazione multimediale “Boll, Io e Loro” dell’artista Paolo Scoppola (ulteriori informazioni disponibili qui).

Sciare a Copenhagen?

Non solo sciare, anche arrampicarsi su una parete verticale di 80 metri presso il nuovo termovalorizzatore Amager Bakke, noto anche come Copenhill. Una visita presso il sito di questo showroom tecnologico, ancora in fase di completamento ma già parzialmente operativo, suscita una serie di riflessioni sul ruolo del recupero energetico dal rifiuto residuo alla luce delle attuali (e future) condizioni al contorno.

Energia dai rifiuti innanzitutto, tanta energia elettrica e soprattutto termica per alimentare la vasta rete di teleriscaldamento di Copenhagen, sfruttando anche la condensazione dei fumi (esattamente come nelle caldaie a metano a condensazione). Dunque anche qua rendimenti che, se riferiti artificiosamente al potere calorifico inferiore, superano il 100%. E poi massima flessibilità in questa produzione di energia, per assecondare da un lato l’andamento stagionale della richiesta di calore (e anche i cambiamenti climatici…), dall’altro i capricci del vento, che in Danimarca determina il valore economico istantaneo dell’energia elettrica. E nessun condensatore del vapore, per non sprecare neanche un chilowattora.

La voglia di fare qualcosa di realmente innovativo e all’avanguardia da tutti i punti di vista: energetico, ambientale, di integrazione con la città. Arriveranno davvero frotte di turisti a godere del “miglior panorama su Copenhagen” dal punto di ristoro situato sul tetto? E i cittadini a sciare anche in estate e ad arrampicarsi?

Ma sullo sfondo, anche qua, qualche ombra. Lo spettro dell’eccesso di capacità di trattamento, che già ora richiama rifiuti dal Regno Unito. Ma per quanto ancora potrà durare?

E poi i costi, circa 500 milioni di euro, con un ritorno dell’investimento previsto sui 25 anni. In un contesto, appunto, dinamico e continuamente mutevole. Difficile da prevederne l’evoluzione così a lungo termine.

Riusciranno i danesi a dimostrare di aver avuto ragione con questa scelta e a confermarsi i primi della classe? O diventerà una sorta di canto del cigno dell’incenerimento come lo conosciamo? Sarà il tempo a dare una risposta, per intanto quello che è certo è che si tratta di un’opera che non può lasciare indifferenti.